Su una nuda pietra

Freddi marmi
impolverati dal tempo
si colorano come per incanto.
Si anima il sacrario dei morti
e si allontana il prolungato oblio.
Preghiere e litanie
di madri addolorate
si innalzano
silenziose e tra labbra serrate.
Fotografie sbiadite e ingiallite
ricordano giorni felici,
di spensierata giovinezza
e di amorevoli abbracci.
Fiori recisi prematuramente
e altri appassiti con gli anni,
di sogni infranti
o di amori vissuti.
Ognuno ha la sua storia,
chi è dimenticato e di chi si perpetua
il ricordo.                   
Un sole pallido scalda i cuori
e allontana il dolore sopito.
Mani che si intrecciano,
lacrime ricacciate,
sommessi pianti
per affetti perduti.
Una liturgia unanime
s’innalza e si ricorda.
Qualche croce solitaria spunta
tra pietre abbandonate,
di chi non lascia affetti imperituri.
Una compassionevole mano
adagia un fiore su tombe sconosciute
e una dolce e pacata gioia
alberga nel cuore.

di Cetti Perrone

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