Mille echi

Mi sono chiuso in camera mia
Travolto da mille, mille pensieri.
E le lacime vengono in tante
Strage dopo l’altra, cuori feriti
Gridi incalcolabili, sfiniti,
Gente strappata dai loro più cari.

Guardo la sù forse qualcosa possa
Succedere, almeno con maggiore
Forza. Mah! Il silenzio regna sordo
di ogni espressione dolorante.
Che sta succedendo? Non mi dire
Che abbiamo perso la battaglia
Del bene sull’arroganza del male?

È questo Signore il mondo che tu
Vuoi che noi viviamo, assai depressi?
Dov’è sei in questa disordine che
sta ferendo la nostra dignità?
La tua giustizia se ne andata
A fare il weekend senza pretese?
O hai probabilmente rimandato
La tua attesissima risposta?

Quale e che genere di risposta?
Sono o non sono il vostro Padre?
Non tutti siete i miei cari figli?
Perché tanta ansia all’immediato
Giudizio carico e premuroso
ad ogni onda sentimentalista?
Non sapete che alla fine tutto
cadrà sul posto disegnato da me?
Perché tormentarsi da mille echi?

di Fra Mario Attard

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