La poesia del Gargano

Dopo giornate intense
Nella Vigna del Signore,
Mi siedo muto in pace
In silenzio con stupore…
Ad ascoltare la musica
Che mi dà tanto amore.

È la musica sonora
Che entra nel mio cuore,
I miei occhi in lacrime
la seguono con fervore…
La musica commemora
quel buon frate del sudore.

O Gargano, che il santuario
Tu custodisci per tutti,
Noi che ti pensiamo tanto
Ci dài conforto e frutti …
Ci dài l’arcangelo forte
Che dal cielo ci aiuti.

Infine viene il frate
Nel suo saio nascosto,
Sofferente, generoso
Che sceglie l’ultimo posto…
Nonostante il tormento
Sempre serve, è disposto.

Chi ama Dio davvero
Nel prossimo va lontano,
È proprio saggio chi lo fa
Un cuore che batte sano…
Alla fine quello resta
Poesia del Gargano.

di Fra Mario Attard

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