Dal Taccuino di Nuccio Fava: Contro il razzismo stop superbasket delle stelle NBA

La misura era colma da tempo e c’era nell’aria qualcosa di clamoroso. Proprio dal mondo dello sport USA. Campioni famosi in ginocchio in segno di lutto durante l’inno nazionale o all’alza bandiera. Sempre con lo stesso significato e valore del trionfo di Jesse Owens vincitore di 4 ori alle olimpiadi di Berlino del 1936, di fronte alla faccia impietrita e terrea del capo nazista. Questa volta, il clamore e la portata anche politica della protesta è corale, di rilievo addirittura mondiale dato il valore e l’importanza della pallacanestro della N.B.A. Riprendono a giocare, nuovamente, senza che la portata dell’evento diminuisca e, comunque, è irresponsabile rispondere con banali battute sulla portata economica del professionismo e, ancor peggio, l’invio dell’esercito come ha fatto Trump anche in questa occasione. La questione razziale in USA è una piaga non risolta e che aggrava, di giorno in giorno, quella divisione dell’intera società e ne sfigura il ruolo nel mondo intero. La politica italiana segna, fortunatamente, un dato positivo, grazie alla risposta giusta e, costituzionalmente, ineccepibile del TAR che ha respinto la pretesa strumentale e pericolosa della Regione Sicilia per lo svuotamento dei centri di raccolta migranti e la loro espulsione. Nonostante il permanere di contrasti e difficoltà nel rapporto con e tra le Regioni, esiste ancora lo stato di diritto che dovrebbe sempre stare a cuore a istituzioni e forze politiche, specie dinnanzi all’immenso problema della scuola affinché non rimanga, ancora, oggetto di strumentalizzazioni e di giochi elettoralistici.

di Nuccio Fava

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