Papa Francesco è già entrato nel cuore di tutti per la semplicità dei concetti che esprime che nascondono, però, messaggi assai forti. Messaggi che a tutti noi fa piacere ascoltare, perché attesi da tempo. Rivolgendosi ai giovani seminaristi, riuniti in Piazza San Pietro, qualche tempo fa, li ha invitati ad annunciare il Vangelo nelle periferie della vita, a risvegliare la speranza, ad amare la semplicità, a testimoniare l’amore, ad avere coraggio e, soprattutto, a non fare di una missione un mestiere. “La gente ha bisogno certamente di parole, ma soprattutto ha bisogno che noi testimoniamo la misericordia, la tenerezza del Signore, che scalda il cuore, che risveglia la speranza, che attira verso il bene – ha detto –. Fare il prete o la suora non è un mestiere. Gli operai per le messe non sono scelti attraverso campagne pubblicitarie o appelli al servizio e alla generosità, ma sono ‘scelti’ e ‘mandati’ da Dio. Per questo, è importante la preghiera. E senza il rapporto costante con Dio, la missione diventa mestiere”, ha aggiunto interagendo, come di consueto, con i presenti, parlando a braccio durante l’Angelus.
di Domenica Timpano