Carissimo Karol Józef Wojtyła

Carissimo Karol Józef Wojtyła, ufficialmente conosciuto come papa Giovanni Paolo II. Sabato 22 ottobre 2022, è stata la tua festa liturgica. Già nell’aria si respira un sospiro di pace, amore e speranza. La tua stessa vita è stata una lettera lunga e continua di speranza a non finire per una marea immensa di persone. È vero che sei venuto da lontano. La Polonia non è un Paese che si trova a due passi dal Bel Paese e neanche dalla Città Eterna. Ma sia nella tua vita terrena e ora in quella celeste, tu sei sempre stato vicino a noi. Infatti, la tua vicinanza ci insegna parecchie cose. Prima di tutto, la tua vicinanza ci invita a fare della nostra vita un vero capolavoro. Ci hai detto: “Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro”. Poi, ci hai ricordato sempre di essere persone di pace perché siamo lasciati guidare dalla verità, giustizia, amore e libertà. Hai detto molte volte: “La pace richiede quattro condizioni essenziali: verità, giustizia, amore e libertà”.Com’è bella l’ultima parola, libertà! Ma anche qui, carissimo Karol, tu ci ha mostrato che la libertà non è la festa del libertinaggio il più assoluto. Al contrario, la vera libertà consiste di fare il giusto. Ecco il tuo insegnamento: “La libertà non consiste nel fare ciò che ci piace, ma nell’avere il diritto di fare ciò che dobbiamo”. Allora, la libertà ci accosta sempre e ci fa entrare sicuramente e profondamente nel mistero della misericordia di Dio, che è l’unica nostra via di salvezza.

Ci hai insegnato: “Al di fuori della misericordia di Dio non c’è nessun’altra fonte di speranza per gli esseri umani”. Fuori della misericordia divina c’è sempre la maledetta violenza. Su di essa tu ci ha avvertito: “La violenza non risolve mai i conflitti e nemmeno diminuisce le loro drammatiche conseguenze”. In questo mondo, così afflitto dalla tragica mancanza di fiducia, tu, carissimo Karol, ci incoraggi a fare dei piccoli gesti che ispirano fiducia. Ci hai detto: “La fiducia non si acquista per mezzo della forza. Neppure si ottiene con le sole dichiarazioni. La fiducia bisogna meritarla con gesti e fatti concreti”.E da chi viene questa importantissima e essenzialissima fiducia? Solo da Cristo! Ecco perché ci hai fatto ricordare per tantissime volte: “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l’uomo. Solo lui lo sa!”. Oh, carissimo Karol Józef Wojtyła, dalla finestra del Cielo donaci la tua benedizione! Benedici la Chiesa che tu hai amato, servito e guidato, spingendola coraggiosamente sulle vie del mondo per portare Gesù a tutti e tutti a Gesù. Benedici i giovani che sono stati la tua grande passione. Riportali a sognare, riportali a guardare in alto per trovare la luce che illumina i sentieri della vita di quaggiù. Benedici le famiglie, benedici ogni famiglia! Tu hai avvertito l’assalto di satana contro questa preziosa e indispensabile scintilla di Cielo che Dio ha acceso sulla terra. Giovanni Paolo, con la tua preghiera proteggi la famiglia! Prega per il mondo intero ancora segnato da tensioni, da guerre da ingiustizie. Tu hai combattuto la guerra invocando il dialogo e seminando l’amore: prega per noi, affinché siamo instancabili seminatori di pace. San Giovanni Paolo, dalla finestra del Cielo fa’ scendere su tutti noi la benedizione di Dio. Amen.

di Fra Mario Attard

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