Recettori temperatura regolano fertilità spermatozoi umani

Quando la temperatura sale gli spermatozoi rispondono: scoperto a Padova il recettore del caldo e del piccante che ne regola la capacità fecondante. I recettori del calore – scoperti dal neo premio Nobel per la medicina, David Julius – sono stati scoperti avere un importante ruolo anche nella regolazione dei meccanismi di fertilizzazione. I ricercatori dell’Università di Padova – coordinati dal prof. Carlo Foresta e dai dottori Andrea Di Nisio e Luca De Toni – hanno, infatti, scoperto la presenza del recettore per il caldo, TRPV1, sulla membrana degli spermatozoi umani. L’importanza di questo recettore è spiegata dal fatto che lo spermatozoo, per raggiungere l’ovocita e fecondarlo, deve percepire piccole variazioni di temperatura che gli permettono di risalire fino alla cellula uovo. I ricercatori euganei hanno dimostrato che questo processo, chiamato termotassi, è regolato proprio dal recettore del caldo TRPV1. Così come per il corrispettivo recettore neuronale scoperto da Julius, anche negli spermatozoi il recettore TRPV1 non solo risponde al calore, ma anche alla capsaicina, la sostanza responsabile della sensazione di bruciore data dal peperoncino. L’attivazione di questo recettore determina poi importanti modificazioni funzionali dello spermatozoo che attivano i meccanismi necessari per la fecondazione dell’ovocita, come l’aumento della motilità. Al contrario, quando il recettore funziona meno, viene a mancare la capacità attrattiva e si riduce, quindi, la capacità fecondante dello spermatozoo. “Essendo un recettore di membrana – spiega Foresta –,ogni alterazione strutturale della membrana stessa può interferire con la funzionalità di questo importante recettore. Ad esempio, in tutti i casi in cui si verifica un aumento di colesterolo di membrana abbiamo osservato una minor capacità degli spermatozoi di rispondere allo stimolo termico. Questo accade nei casi in cui la produzione di spermatozoi intra-testicolari è alterata per patologie pre-esistenti (per esempio obesità, varicocele, etc.), ma può anche verificarsi in spermatozoi già maturi se questi sono esposti a una temperatura più elevata, che, a sua volta, induce modificazioni importanti della membrana spermatica, e quindi su tutti i suoi recettori, tra cui proprio TRPV1”. Le variazioni anomale di temperatura ambientale possono avere, quindi, un ruolo nel giustificare il progressivo declino della fertilità umana, e proprio i recettori del caldo sugli spermatozoi potrebbero esserne influenzati negativamente. (ANSA)

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