L’alimentazione nell’endometriosi

Un’alimentazione sana, corretta e bilanciata, si sa, è fondamentale nella prevenzione di moltissime patologie, endometriosi compresa. Insieme alla dottoressa Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista di Humanitas Mater Domini e di Humanitas Medical Care di Monza e Arese, scopriamo gli alimenti più adatti – e quelli da evitare – quando si soffre di endometriosi. L’endometriosi è una patologia caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale al di fuori dell’utero, che provoca un’infiammazione e che si manifesta anche con dolori e sofferenza intestinale. All’endometriosi, si associano dolore durante i rapporti sessuali o durante le mestruazioni, dolore pelvico in generale, intestino irritabile, gonfiore addominale, stanchezza fisica, stitichezza, nausea, cefalea: questi disturbi, che possono comparire già in occasione del primo ciclo mestruale e proseguire fino alla menopausa, possono diventare cronici e accompagnare, quindi, la vita della donna in tutto il periodo riproduttivo. Diagnosi e trattamento tempestivi giocano un ruolo fondamentale nel contrasto con l’endometriosi e l’alimentazione, in questo senso, è un alleato importante. Optare per una dieta antinfiammatoria, oltre ad aiutare a ridurre i dolori e i sintomi, possono migliorare sensibilmente la qualità di vita.

Un incremento del 20%-30% del consumo di fibre ai pasti può aiutare il processo digestivo e il buon funzionamento dell’intestino. Le fibre, in giusta quantità, permettono di ridurre gli estrogeni che circolano nel sangue, con un minore impatto sui tessuti estrogeno dipendenti. L’Omega 3, contenuto in gran quantità nel pesce azzurro, permette la produzione della prostaglandina PGE1, che è in grado di ridurre il livello di infiammazione addominale determinato dall’endometriosi. In caso di endometriosi, quindi, sono particolarmente indicati alimenti quali: riso integrale, pasta di ceci, lenticchie o piselli, gnocchi di patate con farina integrale, verdura, frutta, pesce azzurro, salmone, trota, orata, branzino, molluschi, crostacei, carne bianca, uova, legumi, frutta secca (noci, mandorle, anacardi, ecc.), semi di chia, di girasole, di zucca, di lino e di sesamo, olio extravergine di oliva. Sono, invece, da evitare: alimenti industriali (merendine, patatine, biscotti…), carne rossa, salumi e insaccati, peperoncino, alcolici, bibite gassate e zuccherate, caffeina, farina tipo ‘00’ e prodotti da forno raffinati, formaggi freschi con lattosio, zucchero, soia (per il contenuto di fitoestrogeni), avena (per il contenuto di estrogeni), segale (per il contenuto di estrogeni), formaggi stagionati, ricotta e yogurt naturale sono ‘permessi’, ma con moderazione. (Fonte: Humanitas.it)

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