Messina – Presentato il nuovo ‘Piano Urbano della Mobilità Sostenibile Messina 2030’

Presenti dal Palazzo Municipale l’assessore alla Mobilità Urbana, Salvatore Mondello, il dirigente V Direzione pianificazione della Città Metropolitana di Messina, Salvo Puccio, insieme al rup Roberto Siracusano. Nel corso di una conferenza stampa, organizzata in modalità online, è stato illustrato il nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana e del Comune di Messina. All’evento, in collegamento dalla città metropolitana, ha partecipato il segretario generale, Maria Angela Caponetti, e, sempre da remoto, hanno preso parte gli ingegneri, Bruno Bringheli, in qualità di rup, Domenico Cerniglia, direttore esecuzione contratto, Silvana Mondello, Mobility manager, e il Gruppo interdipartimentale composto dagli ingegneri: Giuseppe Messina, Alessandro Visalli, Simonetta Buemi. Per la capofila TPS Pro, è intervenuto il team di professionisti incaricati alla redazione del Piano: Guido Marino, responsabile tecnico, Matteo Scamporrino e Lucio Rubini.

L’incontro è stato l’occasione per avviare il percorso di redazione del Piano, del logo e delle diverse attività di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza, al fine di dettagliare e validare sia il Piano della Partecipazione che quello della Comunicazione attraverso la presentazione dei due Gruppi di partecipazione per il PUMS, uno per il livello Comunale e l’altro per il Livello Metropolitano che opereranno in maniera sinergica e coordinata. Ad aprire i lavori di oggi, l’assessore alla Mobilità Urbana, Salvatore Mondello: “Il momento è più che mai storico –ha sottolineato – perché probabilmente, per la prima volta nella storia della città di Messina, ci troviamo a pianificare il futuro attraverso una serie di strumenti che tra di loro vanno a connotare la struttura portante territoriale della città stessa. Il riferimento oltre al tema odierno del PUMS, riguarda anche la stesura del nuovo Piano Regolatore e del PGTU e i Piani urbani di parcheggio che sono già nella fase esecutiva. Tutto ciò serve a costituire la griglia infrastrutturale di base per potere poi diffondersi nelle realtà socio-economiche di Messina. Questo è un momento epocale poiché si tratta di una strumentazione che viene elaborata nello stesso momento al fine di essere complementare l’una all’altra per potere dare risposte concrete ai cittadini in tempi perfettamente assonanti. L’obiettivo finale è quello di realizzare una piattaforma complessiva, in un’ottica globale e non settoriale, privilegiando scelte di interesse generale, che siano, infatti, armoniche tra loro”.

Dopo la presentazione istituzionale del Piano, il programma dei lavori ha previsto una sequenza di interventi relativi al tema della mobilità da parte dei rappresentanti della Società TPS Pro che hanno relazionato su ‘Cosa è il PUMS: dalle linee guida europee alle esperienze italiane ed estere’; gli uffici comunali e quelli della Città metropolitana hanno trattato ‘La mobilità di Messina: la sfida comunale e metropolitana’; e sempre a cura della TPS Pro ‘Il percorso di partecipazione del PUMS’. Nel corso del pomeriggio, tavolo tematico cui sono stati invitati a partecipare rappresentanti istituzionali nonché gli attori sociali, economici e culturali del Comune e della Città Metropolitana. Per entrambi i Piani è il primo momento pubblico di informazione e coinvolgimento della popolazione e degli stakeholders con l’obiettivo di effettuare un’analisi conoscitiva delle attuali condizioni della mobilità urbana della città di Messina, attraverso la partecipazione delle rappresentanze dell’università, degli ordini professionali, di enti pubblici e privati, dei sindacati, delle associazioni di categoria, delle aziende di trasporto, dell’autorità portuale, dei tassisti e di associazioni di varia natura interessate alle tematiche di mobilità e ambiente. Un confronto guidato da un moderatore sulla base del processo SWOT (Strenghts, Weaknesses, Opportunities e Threats) riferito alla mobilità urbana e metropolitana e alla mobilità di competenza dei soggetti invitati al tavolo per l’analisi dei fattori interni ed esterni, positivi o negativi, ovvero punti di forza, punti di debolezza, opportunità e rischi. A seguire, un sondaggio in tempo reale sui macro-obiettivi prioritari del Piano tra quelli indicati dalle linee guida ministeriali.

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