A lavoro per Messina: il Movimento Cristiano lavoratori apre l’anno sociale con una proposta su lavoro e sviluppo

Fortunato Romano

Una politica coesiva che incentivi il lavoro e la ripresa anche a Messina. Questa la richiesta, ma anche la proposta, che ha avanzato il consiglio provinciale di MCL Messina, riunitosi ieri per l’apertura dell’anno sociale. 50 Dirigenti in rappresentanza di oltre 30 circoli e 8.000 iscritti si sono incontrati in modalità blended per mettere le basi all’azione del 2022 concentrandosi in particolar modo sul tema del lavoro. “I dati sugli occupati e sulla condizione delle imprese nel messinese pubblicati sono preoccupanti, oltre 7mila posti di lavoro persi nel secondo trimestre del 2021 con oltre 122 attività cessate”, così, in apertura, il presidente provinciale e vicepresidente nazionale, Fortunato Romano. È la fotografia dell’onda lunga della pandemia, ma è anche l’esito dell’assenza di un programma di sviluppo per la città. Messina ha bisogno di lavoro, di costruire occasioni di sviluppo che generino posti di lavoro ma anche di un ‘lavoro di squadra’ che superi personalismi ed egocentrismi e faccia sintesi per sostenere – davvero – il bene comune. Serve cambiare la strategia, ma anche lo stile. Le economie più solide sulle quali in Europa si sta pensando alla ripresa sono quelle coesive, quelle che valorizzano le azioni di sviluppo che mettono insieme territorio e comunità, che coerenti con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, riportino al centro il legame tra contesto e persona. Questo, significa individuare i settori strategici, come le economie verdi e sostenibili, i servizi di comunità e per la persona, ma anche gli interventi per la conciliazione ‘vita-lavoro’ e costruire strategie che favoriscano forme di impresa collaborativa, meglio se a impatto sociale. Serve investire sul lavoro, ma soprattutto sul ‘lavoro buono’ e cioè, in linea con i parametri che troveremo nell’utilizzo dei fondi del PNRR, favorire e incentivare – anche nelle commesse pubbliche – le aziende che evidenziano impatto sociale e impegnano donne e giovani. “È il momento della proposta e della concertazione – in chiusura Romano – e come forza sociale lanciamo l’appello per costruire ‘convocazione per lo sviluppo’ ancor prima di vedere un’accelerazione – ancora maggiore – di quella che appare essere ormai una sopraggiunta campagna elettorale. Sullo sfondo il cammino sinodale e l’impegno di tutta l’organizzazione attorno alle 3 parole: comunione, partecipazione e missione che caratterizzano, comunque, l’azione di MCL”.

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