A pagare, alla fine e come sempre, sono i poveri cittadini messinesi che hanno redditi da lavoro bassi. A Messina, dove la Tari è tra le più alte d’Italia, diventa esecutivo un aumento delle indennità per sindaco, assessori e presidenti di Circoscrizione. Ne restano fuori i consiglieri comunali e di quartiere, pagati a gettone di presenza e non a indennità di funzione. Rossana Carruba, segretario generale del Comune, mette così in atto una norma nazionale, che dispone la rivisitazione dei parametri economici per i sindaci. Questi gli aumenti previsti per sindaco, vicesindaco, assessori e presidente di quartiere, solo per il 2022 (perché altri arriveranno nel 2023 e nel 2024): sindaco: dagli attuali 5.466 euro percepirà 9.434,52 euro (saranno 11.462 l’anno prossimo e 14.284 l’anno dopo); vicensindaco: da 4.096 euro a 7.740 euro (8.596 nel 2023, 10.713 nel 2024); assessore: da 3.553 a 6.132 euro (7.450 nel 2023 e 9.285 euro nel 2024); presidente del Consiglio comunale: stesse cifre dell’assessore; presidente di Quartiere: da 2.131 euro a 3.679 (4.470 euro nel 2023 e 5.571 nel 2024).
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