Slovacchia: Test di massa contro il Covid-19

Il numero dei contagi da Coronavirus è fuori controllo in molte parti del mondo, compresa la Slovacchia che sta attraversando un periodo assai critico. Per contrastare l’aumento dei casi, il Governo ha programmato un ambizioso piano per testare tutta la popolazione, ad eccezione dei bambini con meno di 10 anni.Il progetto dovrebbe durare solo due settimane e prevede un doppio test per cercare di limitare il problema dei falsi negativi. Tuttavia, le difficoltà per il via all’iniziativa non mancano a causa della mancanza di risorse per un piano di così vasta portata. La Slovacchia non ha subito grossi danni durante la prima ondata, considerato che si contavano pochi contagi anche grazie a un lockdown preventivo partito già da marzo. I numeri di questi giorni, però, sono preoccupanti: nelle ultime due settimane sono stati registrati 528 nuovi casi positivi ogni 100mila abitanti. Numeri importanti, soprattutto se rapportati a quelli di Francia e Italia con rispettivamente 742 e 424 nuovi casi.

Per scongiurare un secondo lockdown – come è avvenuto in Francia e forse avverrà anche in Italia – il primo ministro slovacco, Igor Matovic, come già evidenziato, ha deciso di avviare il piano dei test di massa: “Se riusciamo a realizzare il piano, possiamo diventare un modello per il mondo intero”, ha detto. Per il test all’intera Nazione, sono stati allestiti circa cinquemila posti e altrettanti saranno predisposti per il prossimo weekend. Una primissima fase del progetto, in realtà, è già stata realizzata lo scorso fine settimana, quando hanno avuto avvio i test rapidi nelle due Regioni con il più alto numero di nuovi casi: Bardejov e Orava, dove su 140mila persone il 4 per cento è risultato positivo ed è stato messo in quarantena obbligatoria. Come sta accadendo in Italia, ogni piano contro il Coronavirus porta con sé opinioni contrastanti. Il Governo slovacco, ad esempio, è accusato di non aver riposto adeguate attenzioni e risorse nel progetto. Anche il test rapido ha portato a critiche da più parti: il test antigenico, infatti, rispetto al tampone, permette di avere i risultati molto più rapidamente – circa 15 minuti –, ma ha un livello di affidabilità inferiore. Le statistiche per questo tipo di test dicono che sono affidabili quando il risultato è positivo – ovvero quando viene rilevato il Covid-19 –, mentre presentano il rischio che un individuo infetto risulti negativo al test.

di Sergio Lanfranchi

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