Il cambiamento climatico è al primo posto nella nuova politica ambientale del Segretariato per l’Educazione Cattolica

Il Segretariato per l’Educazione Cattolica ha approvato la sua ampia politica ambientale, ponendo il cambiamento climatico come priorità chiave per gli anni a venire. Facendo eco alla convinzione di papa Francesco che il mondo deve affrontare “la sfida della civiltà”, la politica sostiene che come istituzione educativa ha la responsabilità di sostenere, partecipare e, ove possibile, creare iniziative che possano aiutare a ripristinare la nostra Terra malata. Questa politica si basa su un’educazione olistica, un profondo senso di appartenenza e responsabilità per l’ambiente e un forte impegno per il ripristino dell’ambiente e dei processi di sostentamento vitale che lo mantengono. Konrad Pirotta, che all’inizio di quest’anno è stato nominato ambasciatore europeo del clima per conto del Segretariato, è stato coautore della stesura della politica. Avverte: “Se non agiamo ora, si sta avvicinando rapidamente un punto di svolta oltre il quale intere Regioni della terra diventeranno inabitabili con l’aumento del livello del mare, la siccità e i modelli meteorologici e climatici imprevedibili che saranno le principali cause. In molte parti del mondo, la civiltà come la conosciamo potrebbe cessare completamente di esistere. Come istituzione educativa abbiamo il dovere di agire, con decisione, sia per mitigare l’impatto esistente, ma anche per guidare un cambiamento positivo”. In pratica, la politica cerca di incoraggiare i giovani a intraprendere un processo di apprendimento esperienziale lungo tutto l’arco della vita legato a un approccio ‘can-do’ per affrontare e risolvere i problemi ambientali. Allo stesso tempo, raccomanda di coltivare un senso di appartenenza per l’ambiente, promuovendo atteggiamenti proattivi in grado di affrontare gli attuali problemi ambientali, nonché un senso di responsabilità personale, riconoscendo la necessità sempre crescente di mostrare empatia verso gli altri esseri umani e tutti gli altri forme di vita. Riconoscendo che insieme le scuole sono destinate ad avere un impatto significativo, Pirotta ha spiegato che il Segretariato raccoglierà informazioni sulle migliori pratiche in corso e sulle iniziative a favore dell’ambiente nelle scuole della Chiesa.

Nel frattempo, l’ambasciatore del clima si sta impegnando in una serie di progetti per trasformare questi principi in connessioni significative. Attraverso un’iniziativa, Island Connections, Pirotta sta esaminando l’impatto del cambiamento climatico su altre Isole del Mediterraneo come la Sardegna e Cipro, e come anche Malta può essere colpita. “Il cambiamento climatico sta influenzando le nostre vite in molti modi. Un semplice esempio è l’impossibilità per gli alberi di crescere a determinate altitudini a causa dell’aumento della temperatura, un fenomeno ben documentato a Cipro. Anche l’industria del vino sta risentendo della mancanza di pioggia, costringendo le aziende vinicole ad annaffiare le viti più spesso per evitare che si secchino, con un impatto a sua volta sulla produzione di vino in termini di costi, qualità e quantità. Questi sono solo due semplici esempi di come il cambiamento climatico uccida le prospettive economiche”. Il degrado ambientale non è più un fenomeno a lungo termine, ma è ora chiaramente visibile e rilevabile nella vita media degli esseri umani e i giovani possono vivere e osservare queste realtà con i propri occhi. Per il momento, però, gli obiettivi del sig. Pirotta restano più vicini a casa, quest’anno i suoi studenti hanno utilizzato l’Isola di Comino per il loro lavoro sul campo di Biologia e, alla fine dell’anno scolastico, è stata offerta loro una gita in barca di un giorno intorno a questa piccola, ma bellissima Isola per esplorare i vari ambienti costieri e di acque poco profonde e le comunità biologiche che quest’Isola ha da offrire. Durante l’estate, il sig. Pirotta mira a continuare a sensibilizzare attraverso sforzi come progetti di germinazione, sessioni di boccaglio che indagano sulla vita marina e, eventualmente, un’indagine costiera che studia l’accumulo di plastica. Tutto questo continuerà a sensibilizzare le diverse fasce della popolazione.

Un’altra iniziativa in corso è quella di sostenere le scuole e le persone coinvolte in azioni che rendano il nostro ambiente più verde. Pareti verdi per le scuole, che aumentano la quantità di vegetazione all’interno del perimetro scolastico verticalmente anziché orizzontalmente, sono attualmente allo studio da parte di alcune scuole. Gli incendi dell’erba infuriano a intermittenza da settimane ormai, con alcuni che spazzano i terreni coltivati e distruggono i raccolti, in particolare gli alberi. Il sig. Pirotta vorrebbe offrire un sostegno offrendo un numero limitato di alberi di agrumi per aiutare a sostituire alcuni di quelli bruciati durante gli incendi. Tali sforzi stanno producendo l’effetto desiderato. All’inizio di questo mese, il cambiamento climatico è in cima alla lista delle azioni che i cittadini maltesi considerano più urgenti a livello europeo, secondo un sondaggio Eurobarometro. In effetti, l’azione contro il cambiamento climatico è al primo posto solo in altri quattro stati membri oltre a Malta, ovvero Danimarca, Olanda, Austria e Svezia. Nella sua lettera enciclica sulla cura della Casa Comune, Laudato Si’¸ papa Francesco scrive: “Il clima è un bene comune, di tutti e per tutti. Esso, a livello globale, è un sistema complesso in relazione con molte condizioni essenziali per la vita umana … I cambiamenti climatici sono un problema globale con gravi implicazioni ambientali, sociali, economiche, distributive e politiche, e costituiscono una delle principali sfide attuali per l’umanità” (nri.23.25). Sentiamoci responsabili di dare il nostro piccolo contributo verso il miglioramento del clima attuale mondiale!

di Fra Mario Attard

Print Friendly, PDF & Email