Si è svolto, domenica scorsa, nel garage ospitante due auto d’epoca, all’interno della prestigiosa Villa Maria Giovanna, di Marina di Caronia (Messina) , ‘Luogo della memoria e dell’identità’, il convegno nell’ambito della rassegna ‘La Sicilia delle donne, il Festival del genio femminile’, dedicata quest’anno alle ‘Donne di carta, scrittrici di Sicilia e personaggi letterari’ e, tra queste, Francesca Mirabile Mancusio, caronese, vissuta dal 1893 al 1974, donna colta e intelligente, prima patentata d’Italia nel 1913. L’evento, sotto la direzione artistica di Marinella Fiume e Fulvia Toscano, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e IS di Sicilia, dal Comune di Caronia, dal Museo dell’Automobile di Torino Avv. Agnelli, dalla Naxoslegge e dall’Associazione FIDAPA per la sezione di Capizzi, è stato organizzato e condotto brillantemente, dall’avvocato Melinda Calandra Checco. Un affascinante viaggio dentro la memoria, dove i racconti di vita di Francesca ‘Nella’ – come amava farsi chiamare – hanno attirato l’emozione del pubblico, riscoprendo la donna che diede una grande e coraggiosa svolta al femminile alla società siciliana e italiana del ‘900. Era, appunto, impensabile nell’immaginario collettivo che una donna potesse guidare un’auto e lei, con la sua Isotta-Fraschini che il padre le regalò e che donò poi, nel 1954, al Museo Automobili di Torino, con l’originale della patente, tra fascino, passione e voglia di modernità, interruppe la prerogativa maschile del tempo.
Lo stupore e scalpore avvertito dai capitini, appena si recò, per la prima volta, in auto, a Capizzi, paese di origine del padre, il cavaliere don Luigi Mancusio, infatti, è tracciato nei suoi scritti, dove racconta la sua vita, i suoi lunghi viaggi per l’Europa sulla sua Lancia Appia, con dovizia di particolari, perché lei, quando viaggiava si portava dietro tutto: doveri familiari, pensieri, saperi, interessi, curiosità e persino i suoi gattini. Nei saluti istituzionali portati dal sindaco di Caronia, Giuseppe Cuffari, dalla presidente della FIDAPA del Distretto Sicilia, Carmela Lo Bue, dalla presidente della FIDAPA della sezione di Capizzi, Vanessa Todaro, del sindaco di Capizzi , Leonardo Giuseppe Principato Trosso, dal sindaco di Sant’Agata di Militello, Bruno Mancuso, e negli interventi di Ilaria Pani, del Museo Nazionale dell’automobile Avv. Giovanni Agnelli, e Marinella Fiume, anche scrittrice, sono emersi i pensieri più alti, nel ricordare i tanti meriti di una donna appartenente al territorio nebroideo, modello per altre donne e ciascuno di loro per la propria parte, ha assicurato l’impegno a iniziative comuni e anche gemellaggi per riportare alla luce una figura così importante. Simpatiche le testimonianze del nipote di Francesca, Giulio Persico, che ha raccontato alcuni aneddoti familiari, sottolineando il carattere affettuoso e severo della nonna e belle le letture di alcuni brani con Maria Rosaria Camano. L’incontro è stato anche trasmesso in diretta streaming sul social facebook.
di Santina Folisi