Caronia – Solenne celebrazione alla protettrice Maria Santissima Annunziata

La piccola comunità di Marina di Caronia, giovedì scorso, con la solenne celebrazione eucaristica delle ore 18.30, officiata da don Carmelo Scalisi, sebbene non nella chiesa a lei intitolata, ma in quella dell’Odigitria (dopo averne trasportato la statua), in quanto più capiente e adeguata al distanziamento dei fedeli, ha abbracciato spiritualmente la protettrice Maria Santissima Annunziata. Preceduta nei giorni scorsi da un triduo di preghiera in suo onore, la solenne festa liturgica dell’Annunziata, ormai al secondo anno di pandemia, ma differente, poiché partecipata nel rispetto dei decreti governativi, dalla presenza dei fedeli e dal sindaco di Caronia, Nino D’Onofrio, è stata animata dal coro parrocchiale di Marina e si è conclusa senza la tradizionale processione per le vie cittadine. La devozione della SS. Annunziata, nella frazione Marina, ha radici antichissime e si tramanda da padre in figlio, grati alla santa per i favori e la protezione che concede a pescatori e fedeli del luogo. Da sempre, la santa è stata festeggiata nella sua piccola chiesa che – come riportano i documenti storici – è stata edificata nel XII secolo, su disposizione della regina Costanza d’Altavilla, madre di Federico II, miracolosamente scampata a un naufragio sulla costa calactina e che, in segno di ringraziamento, volle dedicarle la chiesa, in quel luogo. Significativa l’omelia di padre Carmelo, il quale ha esortato i fedeli ad affidarsi sempre alla vergine santissima, invitandoli, nel tempo di quaresima, “in cui vi è abbondanza della Parola di Dio ad accogliere la Parola”, impegnandosi nella preghiera e, spiegando le letture, ha sottolineato l’importanza del “fare la volontà di Dio” affidandosi totalmente al Signore per intercessione di Maria e Giuseppe. Maria SS. Annunziata, a Marina, viene festeggiata il 25 marzo di ogni anno, ma il culto che più appassiona la comunità è la tradizionale festa che si svolge la I domenica di agosto, quando fanno ritorno a casa, ‘se possono’, tantissimi emigranti sparsi nel mondo, legati da profondi sentimenti religiosi verso la Madonna.

di Santina Folisi

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