Covid: “Un piccolo grande gesto – per te e per gli altri”: Spot pro vaccinazione realizzati con i detenuti del carcere di Messina e del Malaspina di Palermo

L’interruzione dei contatti con i familiari e l’ulteriore chiusura delle porte ad ogni accesso esterno: la pandemia e i mesi durissimi del lockdown hanno avuto un effetto deflagrante nelle carceri italiane in cui le misure restrittive anticontagio sono state vissute come una maggiore demarcazione con il mondo oltre le sbarre. Un periodo complesso che è diventato un racconto (e un progetto) per far conoscere la vita nelle case circondariali durante il Coronavirus e per lanciare, attraverso degli spot con protagonisti gli stessi detenuti, un invito a tutti a vaccinarsi. L’iniziativa dal titolo ‘Un piccolo grande gesto per te e per gli altri’ ha coinvolto due strutture penitenziarie siciliane: la Casa Circondariale di Messina e l’Istituto Penitenziario per i Minorenni ‘Malaspina’ di Palermo. Nei video, i detenuti ripercorrono il disagio del lockdown con la sospensione di tutte le attività trattamentali proponendo spaccati delle loro vite all’interno delle case circondariali.

In particolare, i detenuti del carcere di Messina sono divenuti attori di uno spot, mentre i ragazzi del ‘Malaspina’ hanno scritto un rap e dato vita a una clip. Emerge, così, la voglia e la necessità di riavvicinarsi ai propri affetti grazie al vaccino: da qui il claim ‘Un piccolo grande gesto – per tornare a vivere, per tornare a respirare’. Va ricordato che, nelle varie fasi della pandemia, la collaborazione tra Regione Siciliana e amministrazione penitenziaria si è ulteriormente rafforzata. Sono state tante e diverse nel tempo, infatti, le misure anticontagio e di vaccinazione che il Sistema sanitario regionale ha esteso negli istituti circondariali dell’Isola. Il progetto, direttamente collegato alla promozione della campagna vaccinale, è promosso dall’Assessorato Regionale alla Salute in collaborazione con le Associazioni D’aRteventi e Rock10elode che operano, rispettivamente, all’interno della Casa Circondariale di Messina e nell’Istituto Penitenziario per i minorenni di Palermo con specifici laboratori di rieducazione dei detenuti.

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