“Marinai per un giorno”, sullo Stretto per scoprire le tecniche della navigazione

Accolti sulla plancia comando della Nave Tremestieri dal comandante Sebastiano Caspanello, i “Marinai per un giorno” hanno onorato l’appuntamento con la solidarietà alla Rada San Francesco. I disabili del progetto “Mareterapia”, grazie all’Associazione “L’Aquilone” Onlus e alla perfetta sinergia con l’Azienda Caronte e Tourist di Messina hanno trascorso una giornata interessante e spensierata, “navigando” sulle acque dello Stretto di Messina.I giovani disabili si sono ritrovati davanti all’area biglietteria, qui sono stati accolti dalla signora Piera Calderone della Caronte e Tourist, dopo le presentazioni di rito, sono stati distribuiti a tutti i partecipanti i cappellini bianchi con la scritta “Marinai per un giorno”. Passato il varco viaggiatori, il comandante Antonio Folino ha sospeso l’imbarco delle auto per permettere al gruppo di salire sulla nave e fare iniziare a tutti l’avventura di “Marinai per un giorno”, con la visita guidata ai vari saloni fino al ponte di comando.

I “Marinai” sono stati degli attenti osservatori di tutte le operazioni che si sono svolte, da quando la nave ha lasciato gli ormeggi, durante la navigazione e fino all’attracco a Villa San Giovanni. Sono state diverse le domande formulate al comandante Caspanello; si è parlato di correnti e della pericolosità dello Stretto, fino a toccare argomenti come il panico nella gestione delle emergenze. Tutte le domande formulate hanno ricevuto risposte semplici ed esaustive, che hanno soddisfatto la voglia di conoscere e le curiosità dei giovani “Marinai”.Il comandante Cospanello ha dichiarato: “Sono soddisfatto per quanto siamo riusciti a dare a questi giovani ‘Marinai’, dedicare del tempo ai disabili è una cosa nobilissima, un plauso va all’Associazione ‘L’Aquilone’, al suo presidente Lo Faro, al Centro ‘Camelot’, al direttore Allone e a tutti i suoi collaboratori, per quello che hanno saputo creare in questi 12 anni di attività, noi tutti restiamo a vostra disposizione, per collaborazioni future”.

Il dott. Matteo Allone, dopo lo sbarco e la conclusione della giornata, ha dichiarato: “Il progetto ‘Un Mare da Vivere… senza Barriere’, mette in campo tutti i benefici della ‘Mareterapia’ applicati all’abbattimento delle barriere relazionali. Oggi, con soddisfazione posso affermare che durante l’attività svolta, siamo riusciti a scatenare l’interesse dei ragazzi e la loro curiosità, la voglia di conoscere è stata più forte di ogni barriera relazionale”.La giornata è stata inserita nell’ambito del progetto “Un Mare da Vivere… senza Barriere”, che l’Associazione “L’Aquilone” Onlus, presieduta da Rosario Lo Faro e che cura dal 2006, con l’obiettivo di integrare giovani con disabilità fisica e psichica attraverso il progetto che è giunto alla XII Edizione. L’iniziativa, cresciuta negli anni, si avvale della fattiva partecipazione di diverse istituzioni e della “Lega Navale Italiana”, sezione di Messina, che da un apporto sostanziale, con l’ausilio di esperti nel settore della marineria. Con “Un mare da vivere… senza barriere”, si coinvolgono, in attività educative, terapeutiche e ludiche da luglio a settembre, gli utenti di Associazioni operanti nella Città metropolitana di Messina.

Il presidente Lo Faro prima di lasciare la nave ha dichiarato: “Ringrazio il comandante Caspanello, il suo equipaggio, l’Azienda ‘Caronte e Tourist’, che ha sposato l’iniziativa e il Centro Diurno ‘Camelot’ della Cittadella Sanitaria ‘L. Mandalari’, Modulo Dipartimentale Messina Nord, con i medici, gli assistenti e i volontari, che si sono prodigati alla felice riuscita dell’appuntamento solidale”. Un ringraziamento va anche al Movimento Cristiano Lavoratori di Messina che supporta i progetti dell’Associazione “L’Aquilone”.

di Domenico Interdonato

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