
Lo ricordo quel giorno del 29 agosto in cui, in un’umile casa di Siracusa, gli occhi di una Madonnina di gesso versarono lacrime vere per diversi giorni. Questo prodigio ebbe risonanza mondiale. Per ricordare il miracolo è sorto un grande Santuario in cui giungono in pellegrinaggio, ogni giorno e da ogni parte del mondo, migliaia di persone per chiedere le Grazie alla Vergine e le ottengono a conferma della veridicità del pianto della Madonna che è la Madre della Misericordia e delle Grazie. Oltre al pianto, miracolo nel miracolo, avvenne la guarigione della signora di casa, Antonina Iannuso, che quel 29 agosto stava a letto, perché sofferente per una gravidanza difficile, e fu raggiunta al volto dalle lacrime che scendevano dal capezzale della Madonna.Il pianto durò 4 giorni e fu – ripeto – di risonanza mondiale, richiamò a Siracusa (Sicilia), migliaia e migliaia di persone, fra cui medici, scienziati e sacerdoti. Le lacrime furono analizzate e risultarono lacrime umane, quindi, lacrime vere. L’11 dicembre del 1953 i vescovi siciliani, verificato il Prodigio, ascoltati i testimoni e studiate le numerose guarigioni improvvise avvenute davanti all’Effigie della Madonna, fra cui quella di una bambina di 3 anni che era affetta da una malattia inguaribile, riconobbero, ufficialmente, come miracolosi i fatti di Via degli Orti e, per ricordare i suddetti fatti, autorizzarono la costruzione del maestoso e bellissimo Santuario, meta continua di pellegrinaggi provenienti da ogni parte del mondo.
di Alfonso Saya