Le stragi del sabato sera: L’alcol la causa principale

È normale che i giovani vogliano divertirsi. È normale che l’età più bella venga vissuta con spensieratezza e gioia impegnando alcune ore, oltre che nello studio o nel lavoro, nel divertimento. Non è accettabile, però, che le strade italiane si tingano di rosso del loro sangue il sabato sera e non solo. Non è giusto che molti giovani perdano la vita in incidenti stradali paurosi lungo strade deserte che non consentono loro il rientro in seno alla famiglia, vittima di un dolore atroce inaspettato. Nei weekend, non c’è sconto per nessuno. I morti si contano numerosi. Proprio nell’ultimo, quello del 13 dicembre, si sono contati otto morti: in Provincia di Venezia, di Verona, di Catania, Roma e nel Trevigiano. Un ragazzo di sedici anni, uno di venti, due ragazze di 25 e 23 anni, una signora di 52 anni che viaggiava assieme alla figlia di 28 anni, un ciclista di cui si disconosce l’età e ancora cinque ragazzi, tra i 24 e i 29 anni che sono rimasti feriti gravemente. Non c’è Regione esente dalle stragi. Dal Veneto alla Sicilia, si piangono le vittime. Ci si chiede quali possono essere le cause e quali i provvedimenti da porre in essere per impedire o, quantomeno, limitare al massimo tante tragedie.

Assunzione di droghe, consumo di alcolici, guida distratta e pericolosa, colpi di sonno, sono i principali imputati che mettono in pericolo la vita di chi guida e non solo. Tra le soluzioni possibili da adottare, si parla di mettere su strada, intanto, un numero maggiore di autobus notturni, tram e metropolitane e di mezzi e agenti preposti ai controlli. Negli USA, dove (dal 2000 al 2015) gli incidenti sono stati oltre mezzo milione, di cui un terzo correlati all’abuso di alcol, è stata fatta, nel 2018, una ricerca, pubblicata sul JAMA Internal Medicine, che dimostra la necessità di provvedimenti più restrittivi per l’assunzione di alcol. La tolleranza nell’uso di bevande alcoliche dovrebbe essere ridotta a ‘zero’ per i giovani e i guidatori inesperti, mentre negli adulti il limite di concentrazione di alcol nel sangue dovrebbe essere inferire a 0,08%. Pare che per ogni 10 punti percentuali di aumento di misure restrittive sull’uso e abuso di alcol corrisponda una riduzione del 10% del rischio di incidenti.

In Italia, i dati pubblicati dall’Osservatorio ASAPS, Associazione amici e sostenitori Polizia Stradale, fanno rabbrividire: nei primi nove mesi del 2019, sono stati 111 gli incidenti su autostrade, strade statali, provinciali e centri abitati con 244 vittime. Anche l’Ansa ha lanciato l’allarme riportando i dati dell’ASAPS dei mesi di ottobre e novembre 2019. “… nei due mesi di ottobre e novembre, nei quali abbiamo riattivato l’Osservatorio stragi, abbiamo registrato 79 incidenti gravi con 50 ragazzi morti e 166 feriti anche molto gravemente”, dice Giordano Biserni, presidente dell’associazione. “Altro che allarmismo! E, intanto, la legge sull’Omicidio stradale viene resa di fatto impotente e i controlli sulle strade sono sempre più deboli! Ecco i risultati”.

di Sergio Lanfranchi

Print Friendly, PDF & Email