La saggezza di Dio in san Charbel

Nel suo discorso durante l’Angelus in Piazza San Pietro, del 1° novembre 2013, la solennità di tutti i santi, papa Francesco disse:I santi non sono superuomini, né sono nati perfetti. Sono come noi, come ognuno di noi, sono persone che prima di raggiungere la gloria del cielo hanno vissuto una vita normale, con gioie e dolori, fatiche e speranze”. Proprio in questa ottica, voglio apprezzare con voi la validissima contribuzione di san Charbel, il santo di cui un nuovo mosaico è stato recentemente installato nelle Grotte Vaticane, sotto la Basilica di San Pietro, proprio accanto alle tombe dei papi e santi del passato. San Charbel ci aiuta a vedere la nostra debolezza come un punto a continuare il viaggio verso la santità e non il nostro soggiorno. Dice: “La tua debolezza è da superare, non da usare come pellegrinaggio”. Ci insegna a desiderare quello che abbiamo bisogno, altrimenti sarà una perdita di tempo. “L’uomo desidera molte cose di cui non ha bisogno e ha bisogno di molte cose che non desidera”. La ricchezza di questo mondo ci farà schiavi di essa. Sofferma: “L’oro non libera una persona dalle catene, ma piuttosto la rende più splendente”. La vera ricchezza sta nell’apprezzamento di quello che abbiamo che, il più delle volte, è la mancanza di tante cose. Ci insegna: “La tua ricchezza è misurata dalla mancanza dei tuoi bisogni e non dall’abbondanza dei tuoi beni”. La croce è il segno della nostra salvezza. Afferma: “Il segno più importante, più grande e più sacro è il segno della croce”.

Il vangelo è il messaggio dei messaggi nella nostra vita. Dice: “Il messaggio più importante e più grande è il messaggio del vangelo”. L’Eucaristia è il cuor dei cuori del vangelo. Dice: “Il versetto più importante e più grande è l’Eucaristia”. Gli uomini non ci possono dare la felicità vera di cui abbiamo bisogno. Ci avverte san Charbel: “La tua felicità non viene dagli esseri umani perché non ce l’hanno”. Soltanto Gesù può darci la vera libertà. “Solo Gesù Cristo è in grado di liberare tutti gli essere umani da tutti i loro pesi, fardelli e fardelli, perché uno schiavo non può liberare uno schiavo”. L’onestà è l’arma vincente contro il diavolo. Dice: “La prima arma essenziale contro Satana è l’onestà. Ogni parola di verità che dici è una freccia che scagli nel cuore degli empi”. Il peccato è la nostra scontentezza. “Il peccato ti dà solo ansia, tristezza, infelicità e vuoto”. L’amore è la nostra opportunità d’oro per vivere. San Charbel ci raccomanda: “Se una persona non si trasforma in amore, muore”. La croce è il nostro passaporto per la vita eterna. Egli sottoliena: “La croce è la chiave della porta del paradiso”. Un altro pezzo di consiglio sulla santità è il seguente: “La santità è uno stato di trasformazione permanente dalla materia alla luce”. Poi, aggiunge il primato della grazia divina, ma anche la nostra responsabilità di collaborare con essa: “La santità è una grazia e una volontà, la grazia è di Dio e la volontà proviene da te”.

San Charbel ci da una catecesi pratica sul vero amore. Dice: “Dio è amore, Dio è vero, Dio è vero amore”. In seguito, aggiunge: “L’uomo non raggiunge se stesso se non attraverso l’amore”. Dio è il Creatore e il rifugio perenne dell’uomo. Ci istruisce il santo libanese: “Dal cuore di Dio è uscito l’uomo e al cuore di Dio ritorna”. Ecco perché è cruciale di seminare nell’eternità. Ci ricorda il santo eremita: “Non iniziare nulla sulla terra a meno che non finisca in cielo”. Che grande saggezza di Dio in san Charbel! O grande taumaturgo San Charbel, che hai trascorso la vita in solitudine in un eremo umile e nascosto, rinunciando al mondo e ai suoi vani piaceri, e ora regni nella gloria dei Santi, nello splendore della Santissima Trinità, intercedi per noi. Illuminaci mente e cuore, aumenta la nostra fede e fortifica la nostra volontà. Accresci il nostro amore verso Dio e verso il prossimo. Aiutaci a fare il bene e ad evitare il male. Difendici dai nemici visibili e invisibili e soccorrici per tutta la nostra vita. Tu, che compi prodigi per chi ti invoca e ottieni la guarigione di innumerevoli mali e la soluzione di problemi senza umana speranza, guardaci con pietà e, se è conforme al divino volere e al nostro maggior bene, ottienici da Dio la grazia che imploriamo…, ma soprattutto aiutaci a imitare la tua vita santa e virtuosa. Amen.

di Fra Mario Attard

Print Friendly, PDF & Email