Casa d’aste Christie’s – “Explosion Salvator Mundi” di Alex Caminiti battuta per beneficenza

Partito dalle navate gotiche della chiesa di Santa Maria Alemanna a Messina pochi mesi or sono, il pezzo forte della Collezione Dilmun, è stato pochi giorni fa battuto all’asta ai Musei di San Salvatore in Lauro in Roma dalla casa d’aste internazionale Christie’s; “Explosion Salvator Mundi” cm 90×90 in tecnica mista di Alex Caminiti. Come sempre attento ai temi sociali, il ricavato del pezzo sarà devoluto in beneficenza a ragazze madri in difficoltà, l’artista messinese aggiunge un nuovo e importante tassello al suo già internazionale curriculum. Consegnando a Christie’s quest’opera, Caminiti rilancia e rinforza il messaggio originario appartenente non solo al singolo mirabile pezzo, ma a tutta la Collezione Dilmun che nasce per ridiscutere temi tanto risalenti quanto essenziali. Ci spinge a riprendere temi apparentemente irrisolti e per questo sempre attuali, ci rimanda all’origine di tutte le cose, alla genesi di tutto quello che ci riguarda come specie e come singoli. Dilmun è il luogo dove si presume fosse ubicato il Paradiso terrestre dei Sumeri, Dilmun è la prima parola che indica quel luogo dove la malattia non esiste dove tutto è eternamente perfetto, il luogo ove è custodito l’albero della conoscenza.

La conoscenza delle regole del creato! Strumento questo, che una volta acquisito e tanto caro costato, avrebbe dovuto dare al genere umano la possibilità di dimostrarsi capace di convivere con se stesso e con il mondo che lo ospita; obbiettivo disatteso, è evidente! La via della consapevolezza non è percorsa dai più, l’utilizzo dei doni della conoscenza raramente portano a quel nuovo stato di consapevolezza che è congenito al messaggio Cristiano delle origini che è nel Salvator Mundi originario di Da Vinci. Nei Vangeli, viene descritto il modo in cui Gesù tentò di insegnare ai suoi discepoli come arrivare a guadagnare LA VITA ETERNA! Vita eterna che trova la sua massima espressione nel momento della trasfigurazione di Cristo dopo la resurrezione, conclusione di un processo evolutivo che giunge al corpo di luce, ovvero l’evoluzione umana. Non più immagine e somiglianza, ma finalmente divinità stessa!

Il virtuoso artista messinese percorre idealmente quella lotta che il genere umano ingaggia con se stesso da millenni ormai per emanciparsi dalla condizione materiale e per poter, finalmente, ascendere. Affida a donne guerriere e alate presenti in diverse opere della collezione il fardello di portare l’umanità al cospetto di se stessa e della sua vera essenza. Come fece Dante che nella Divina Commedia, attraversato il momento dell’introspezione e dell’analisi del suo tempo, affida a Beatrice, la Donna, il compito di guidarlo nel tratto della via più vicino alla luce, a quei tre cerchi di fuoco nei quali con enorme meraviglia alla fine del viaggio si ritrovò riflesso!

Come sempre, Alex conferma la sua capacità di lanciare spunti di riflessioni importanti, il suo modo istintivo di essere figlio del suo tempo e il suo segno poliedrico non etichettabile lo rendono imprevedibile e sempre più interessante. Conferma che la caratterista di un vero artista che è la capacità di riuscire a fissare con la sua opera un concetto che caratterizzi il suo vissuto e il suo tempo. L’artista ci dice che questo è il tempo di recuperare la via più luminosa, è il tempo di fermarsi e di approfondire lo studio delle vie verticali, ci chiede di essere meno materialisti! Questo è il tempo di darci risposte, prima che non ci sia più tempo!

di Carlo Spanò

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