Frammenti

Di uova messe con cura a dimora
covate con sacrificio e premura,
nidiacei implumi frantumano i gusci
nell’aprirsi varchi, finestre di luce.
Fra frulli di passeri e canti di briosi fringuelli
grandi nuove fauci vengono spalancate
per essere di cibo imbeccate,
impasto di briciole, semi, more e mirtilli
raccolti in campagne arate e incolte boscaglie.

Percorrono aeree distese senza mete apparenti
crisalidi di cavolaie e vanesse discrete,
coccolate da brezze leggere e frequenti.
Prendono corrente e staccano in volo
abbandonano sopimenti per trame più ardite
rincorrono sogni evocati da bozzoli setosi,
deposizione e metamorfosi di bachi, genesi antiche.

Alghe distaccate dal molo di legno
pinne gialle di ciprinidi e scorci d’estate
canoe indiane di foglie intrecciate
rievocano emotive escursioni di maturi e piccini.
Giochi di rane e girini fra canne di stagno
ritrovano memorie, maree, coraggio,
scaglie, frammenti e tasselli dello stesso viaggio.

di Pasquale Ermio

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