Occhi praghesi

Penetranti, calorosi
Presenti, sei parigina?
Ma no, sei molto umile
È vero, non concubina.

Sei il velo così chiaro
Di quella alta società,
Che tante volte si perde
Nella mancanza di sobrietà.

Ma il tuo fascino rimane
Perfino nell’oscurità,
Lo so che cerci amore
Quello che dà la carità.

Non preoccuparti donna
Lascia indietro il destino,
Cominci a creder forte
Nell’amore del Bambino.

Che nello splendore certo
Che sa dare la tua città,
È l’acqua vera che resta
Nell’io secco, siccità.

Allora asciuga gli occhi
Liberali d’ogni trucco,
Apriti all’intimità
Del vero, questo è il succo.

Della vita ambulante
Che non finisce ora, mai,
Guardati verso il cielo
Sei protetta dai guai.

Ti prego solo, liberati
D’ogni mondo dei borghesi,
Rimani semplice, dolce
Con quei begli occhi praghesi.

di Fra Mario Attard

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