Messina – CittadinanzAttiva: “Secondo Palazzo di Giustizia. Cosa ne pensa il presidente musumeci?”

Martedì 10 dicembre, u.s. la stampa cittadina riferiva che in sede di commissione consiliare l’amministrazione attiva, con preciso rifermento all’allocazione del secondo Palazzo di Giustizia presso l’ex Ospedale militare affermava: “Meglio realizzarlo ex novo” Gazzetta del Sud, stracciando così il Protocollo d’intesa che, in Prefettura, avevano sottoscritto il presidente del Consiglio, on. Gentiloni, l’Amministrazione locale, l’Ordine degli Avvocati ed i vertici Militari. Con tale sigla, si precisavano tempi e modi per l’assegnazione dell’area dell’ex ospedale militare e si assegnava all’Agenzia del Demanio la realizzazione dell’opera. Se si dovesse confermare la decisione odierna si finirebbe per rinunziare anche allo stanziamento. Che ne pensano i ministri della Difesa Guerrini e dell’MEF Gualtieri? A parere di CittadinanzAttiva, il secondo Palagiustizia inserito nell’area ex Ospedale Militare, diecimila metri quadri, 33mila metri cubi ed ampi parcheggi, era e continua a essere, una soluzione logica, economica, di buon senso e realizzabile in tempi brevi.

È facilmente raggiungibile dalla Provincia perché si trova allo sbocco dello svincolo Messina Centro (a proposito cosa ne pensano gli Ordini degli Avvocati di Patti e di Barcellona, gli avvocati della Riviera Jonica e gli altri professionisti interessati?). CittadinanzAttiva, fin dal 2013, ha fermamente contestato al Governo della Regione Siciliana di non aver richiesto il trasferimento al Demanio regionale delle aree militari dismesse anche alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 383/1991, cosa che, invece, è avvenuta pacificamente nelle altre regioni a Statuto Speciale già da oltre venti anni (Regione a Statuto Speciale della Val d’Aosta II D.P.C.M. 8 novembre 1995 prevede il trasferimento alla Regione di n. 128 immobili. Province Autonome di Trento e Bolzano: II Decreto Legislativo 21 dicembre 1998, n. 495, prevede i beni immobili, già in uso alla Difesa, da trasferire al patrimonio delle citate provincie. Il trasferimento dei suddetti immobili avviene con modalità molto semplici, tramite la firma dei relativi verbali di consegna, da parte dei rappresentanti del Ministero delle Finanze/Dipartimento del Territorio, del Ministero della Difesa e delle province interessate che danno titolo per l’intavolazione e la voltura a favore delle province stesse degli immobili di cui trattasi. Regione a Statuto Speciale Friuli-Venezia Giulia II Decreto Legislativo 24 aprile 2001, n. 237, prevede i beni immobili, non più utili alla Difesa, da trasferire al patrimonio della Regione Friuli.).

Che ne pensa il presidente Musumeci?

È appena il caso di ricordare che gli operatori del settore e, quindi, l’intera comunità messinese si trova a operare, a Palazzo Piacentini, in ambienti insufficienti e, in qualche caso, anche inidonei, mentre il Tribunale del Lavoro pare che opera, secondo quanto ci è stato riferito, ma occorrerà accertarlo, in locali privi di agibilità e si utilizzi come ascensore un montacarichi. CittadinanzAttiva per impedire che si vanifichi questa battaglia che si è intestata, si impegna a incontrare la deputazione nazionale e regionale, i vertici della Magistratura e l’ANM, gli Ordini professionali, i giornalisti, le Associazioni e i cittadini.

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