Malta – Un accordo per il restauro della vecchia chiesa a Birkirkara

La Curia Arcivescovile ha firmato un accordo con la Direzione per la Restaurazione del Governo che vedrà la vecchia chiesa di Birkirkara restaurata con fondi pubblici, a seguito dei necessari studi geotecnici e prove commissionate e finanziate dalla Chiesa. L’accordo è stato firmato il venerdì 8 maggio dal sig. Roberto Buontempo, direttore della proprietà dell’arcidiocesi di Malta, e dal sig. Norbert Gatt, della direzione del restauro. Parlando alla cerimonia della firma, Michael Pace Ross, segretario amministrativo dell’Arcidiocesi di Malta, ha affermato che la Curia arcivescovile ha incaricato un ingegnere geotecnico per svolgere le indagini necessarie e di trovare una soluzione progettuale per affrontare il problema dell’instabilità della chiesa. I risultati dei test e l’elenco degli interventi emanati dagli studi saranno condivisi con il Governo e verrà pubblicato un bando di gara pubblica per il ripristino della chiesa. I lavori di restauro che saranno finanziati dal Governo dovrebbero essere completati entro la fine del 2024.

A nome dell’arcivescovo Charles Scicluna, Pace Ross ha ringraziato ufficialmente il ministro Herrera che è responsabile per il patrimonio nazionale. Il sig. Pace Ross ha aggiunto che, una volta completato, questo progetto segnerà una pietra miliare storica nella salvaguardia del nostro patrimonio maltese per le generazioni future. Il parroco, don Reuben Deguara, ha osservato che l’8 maggio è una data importante per la chiesa, poiché 15 anni fa è stata dichiarata parrocchia dedicata all’Assunzione della Madonna, con un decreto emesso dall’allora arcivescovo Joseph Mercieca. La chiesa parrocchiale di Santa Maria a Birkirkara – comunemente nota come il-Knisja l-Qadima (la vecchia chiesa) – fu costruita nel 17° secolo e ha uno stile rinascimentale attribuito agli architetti Vittorio Cassar e Tommaso Dingli. Il suo tetto e la sua cupola sono crollati nel XIX secolo e la chiesa è rimasta in rovina fino a quando è stata restaurata nella seconda metà del XX secolo. La chiesa è classificata come monumento nazionale di grado 1 ed è anche elencata nell’inventario nazionale dei beni culturali delle Isole maltesi.

di Fra Mario Attard

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