Antonella Papiro: M5s interroga il governo nazionale sui ritardi della regione siciliana per l’erogazione della Cassa integrazione in Deroga

I lavoratori e le aziende siciliane meritano rispetto! È inaccettabile che debbano sottostare all’inadeguatezza dell’organizzazione del Governo regionale. In un periodo di emergenza, dove le aziende rischiano la chiusura e i lavoratori necessitano di supporto, c’è ancora chi gioca con il pane dei siciliani”. Depositata al Parlamento Nazionale interrogazione a prima firma del deputato M5S Giarrizzo, al ministro del Lavoro Catalfo. A darne notizia, è la deputata Antonella Papiro che, insieme ad altri colleghi siciliani del M5S, chiede al Governo nazionale: “Quali motivazioni stiano causando tali ritardi da parte degli uffici preposti alla lavorazione delle pratiche, di assicurarsi che la Regione Siciliana stia facendo quanto sia nelle proprie possibilità, per il tramite degli uffici preposti che devono materialmente evadere le istanze e ridurre i tempi per azzerare le pratiche accumulate, per agevolare l’erogazione della Cassa integrazione in Deroga. Quali iniziative intenda adottare in questo momento di emergenza internazionale per evitare che si ripetano tali incresciosi accadimenti e per tutelare i diritti delle aziende e dei lavoratori siciliani”.

Anche se la problematica è di competenza regionale – prosegue la deputata M5S –, noi parlamentari nazionali stiamo seguendo la vicenda da vicino, chiedendo al Governo ‘romano’ di mettere pressione al presidente Musumeci, nonché all’assessore Scavone a cui Antonio De Luca, insieme ai suoi colleghi regionali M5S, proprio in questi giorni ha presentato una mozione di censura per la totale inadeguatezza organizzativa dimostrata, che non può essere semplicemente nascosta da problemi informatici. A questo punto – conclude la Papiro –, mi chiedo se non sia opportuno stabilire un termine perentorio entro il quale le Regioni e le Province autonome debbano concludere gli adempimenti di competenza. Le migliaia di famiglie in attesa non possono aspettare in eterno”.

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