Un’altra festa del lavoro segnata dal Covid, l’economia ancora flagellata dalla pandemia, il blocco dei licenziamenti ha impedito di allargare le fila dei disoccupati, ma il peso della crisi, le proteste sulle mancate riaperture che si susseguono – anche nella nostra città – lasciano pensare che serve lavorare con urgenza a provvedimenti che sostengano la ripresa dell’economia e del mercato. Resta centrale il tema del lavoro, cuore dell’impegno sociale e politico del Movimento Cristiano Lavoratori che, anche quest’anno, con l’avvicinarsi alla ricorrenza del 1° Maggio, Festa del Lavoro, chiede alle forze politiche, produttive e sociali, di stringere un Patto per il Lavoro che orienti anche la spesa delle somme previste dal Recovery Plan. “La direzione, senza dubbio alcuno – spiega Fortunato Romano, vicepresidente nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori –, è quella della transizione ecologica come caratteristica distintiva del piano di ripresa e sviluppo. Non si tratta solo di un piano del Governo, ma di una scelta coerente con le sollecitazioni di papa Francesco e con la ricerca di un modello economico resiliente che rimetta al centro la persona, la comunità e il territorio. Pieno sostegno, quindi, ai 66 sindaci della Provincia di Messina che, nelle scorse ore, hanno annunciato forme eclatanti di protesta per le somme negate al Sud nel recovery: non tenere conto oggi degli interessi del territorio provinciale lo condanneranno alla marginalità domani. È da alcune tra le categorie maggiormente colpite dalla Pandemia – come turismo, eventi, mondo della cultura, senza tralasciare tutto il comparto del commercio e delle professioni – che lo sviluppo deve ripartire, con sostegni reali, riassegnando a Messina e alla sua provincia la propria identità economica e culturale. Perché il lavoro sia una priorità oggi ancor più di ieri, i dirigenti del Movimento Cristiano Lavoratori si riuniranno in preghiera oggi, venerdì 30 aprile, alle ore 18.00, nella parrocchia di San Luca, a Messina, accompagnati dall’assistente ecclesiale don Salvatore Nolasco e da mons. Tindaro Cocivera, vicario episcopale per l’Apostolato dei Laici della Diocesi di Messina”.
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