Salve, o gentilezza

O virtù tanto rara
Sei stella del mattino,
Le tue braccia care
Ci danno l’aiutino.
Per andarci in fondo
Con la grande umiltà,
Sei l’amica tenace
Della vera carità.

Vai lontano o saggia
Tua dolcezza sarà,
Rifugio e speranza
Di chi non si sentirà;
Amato e accettato
Perché è differente,
Ma tu lo fidi, credi
Assai intensamente.

Tu sei il confessore
Che perdoni ovunque,
Tuo confessionale
Frequentato comunque.
Parole sagge, miti
Dice la tua bocca,
quella sensibilità
in concreto si tocca.

O donna senza fine
Tuo sguardo andante,
Fa di molti credenti
Del bene che è costante.
Alla fine ci resta
Tua grande bellezza,
Sei l’unica al mondo
Salve o gentilezza.

di Fra Mario Attard

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