Quelle benedette briciole

Ogni giorno che passa nella mia vita, ringrazio il Signore per l’immagine del mosaici che mi ha dato. Qualche anno fa, ho avuto la grazia di visitare la città più grande e storicamente la più importante della Romagna, Ravenna. Ovviamente, quando si parla di Ravenna uno deve per forza parlare del fatto che questa Città fu la capitale dell’Impero romano d’Occidente (402-476), del Regno ostrogoto (493-540) e dell’Esarcato bizantino (584-751). Per me personalmente, Ravenna rimane impressa nella mia mente e il mio essere perché mi insegna costantemente l’importanza dei mosaici. I suoi intricati e fantadtici mosaici mi dicono che anche la mia vita è fatta di tantissimi tasselli che insieme fanno un bellissimo panorama. Anche il vangelo mi fa ragionare in questa via. Ricordo il racconto di Gesù e la donna cananea. Come ragiona questa impressionante donna di grande fede? Quando Gesù gli disse: “Non è bene prendere il pane dei figli per buttarlo ai cagnolini” (Mt 15,26) ella rispose: “Dici bene, Signore, eppure anche i cagnolini mangiano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni” (Mt 15, 27). Davanti alla sua insistenza di fede per la guarigione di sua figlia Gesù le disse semplicemente: “Donna, grande è la tua fede; ti sia fatto come vuoi” (Mt 15,28).

Quanto fu importante quel briciolo di fede della coraggiosissima donna! Infine, egli fece la stragrande differenza! Papa Francesco ha una catechesi stupenda sull’importanza vitale del piccolo particolare. Egli lo dà nella bellissima esortazione apostolica sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo intitolata Gaudete Et Exsultate quando dice: “Ricordiamo come Gesù invitava i suoi discepoli a fare attenzione ai particolari.
Il piccolo particolare che si stava esaurendo il vino in una festa.
Il piccolo particolare che mancava una pecora.
Il piccolo particolare della vedova che offrì le sue due monetine.
Il piccolo particolare di avere olio di riserva per le lampade se lo sposo ritarda.
Il piccolo particolare di chiedere ai discepoli di vedere quanti pani avevano.
Il piccolo particolare di avere un fuocherello pronto e del pesce sulla griglia mentre aspettava i discepoli all’alba” (n° 144).

L’effetto visibile per questa testimonianza viva, quando uno dà il meglio di sé per gli altri è il seguente: “La comunità che custodisce i piccoli particolari dell’amore, dove i membri si prendono cura gli uni degli altri e costituiscono uno spazio aperto ed evangelizzatore, è luogo della presenza del Risorto che la va santificando secondo il progetto del Padre” (n° 145). Quando si dà con amore quelle briciole d’iniziativa ad arricchire gli altri i miracoli succedono veramente. Il vangelo che parla dell’incontro di Gesù con la donna cananea si conclude con questo commento assai significativo: “E da quel momento sua figlia fu guarita” (Mt 15,28). Dal momento che diamo il nostro tutto, anche le briciole, grandi guarigioni succedono. Che potenza sono quelle benedette briciole!

di Fra Mario Attard

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