L’Edizione 2020 della competizione voluta da Vincenzo Florio sul Circuito delle Madonie è partita da Palermo, per fare ritorno nel Capoluogo siciliano durante i giorni di gara. Il percorso della ‘Cursa’ ha visto tra le strade protagoniste, quella che dal Capoluogo porta a Marsala, attraverso le note Saline, Monreale, Altofonte, Partinico, Castellamare del Golfo, Valderice, Trapani, Mazara del Vallo, Castelvetrano, Partanna e Calatafimi. Sabato 17 ottobre è stato, invece, ripercorso il celebre ‘Circuito delle Madonie’, sull’Appennino siciliano, attraversando le tribune di Floriopoli, lungo le strade tra Caltavulturo, Polizzi Gerosa, Collesano e Campofelice di Roccella. Domenica 18, dopo il ‘Tour di Palermo’ e la ‘Rievocazione del Circuito della Favorita’, c’è stata la premiazione dei vincitori delle varie categorie di gara: Targa Florio Classica, riservata a vetture prodotte fino al 1977, Targa Florio Legend, per vetture prodotte dal 1978 al 1990, e Targa Florio Gran Turismo, per vetture GT prodotte dal 1991 al 2019. Protagonista, inoltre, il Ferrari Tribute to Targa Florio, omaggio del brand Ferrari alla storia della Targa Florio Classica, che ha accolto tutti i possessori di vetture Ferrari prodotte dal 1991.
Nell’Edizione 2020 la vittoria è arrivata per la coppia di coniugi siciliani: Giovanni Moceri e Valeria Dicembre, Scuderia Targa Florio, che hanno aggiunto la quinta Targa Florio Classica alla bacheca dei trofei. A loro anche la vittoria sul Circuito della Favorita nell’evento di domenica. “Abbiamo commesso pochi errori – commenta il pilota originario di Campobello di Mazara –, quest’anno tanti inseguitori, altissimo il livello della competizione”. Moceri era alla guida di una Fiat 508C del 1939 e ha accumulato un totale di 289,12 penalità nei due giorni di gara. Secondi Angelo Accardo e Filippo Becchina, Scuderia Franciacorta Motori, con 364,62 penalità, terzi i portacolori MAFRA Mario Passanante e Enrico Di Mauro con 390,45 penalità per un podio composto, interamente, da FIAT 508C (rispettivamente, del 1938 e del 1937). Quarti Antonino Margiotta in coppia con Vincenzo Bertieri sulla Volvo PV444 del 1947 per il Registro Storico Volvo, con 449,82 penalità, rallentato, purtroppo, dalla rottura del mediometro nel corso della seconda tappa. Quinta posizione per la BMW 328 del 1938 di Alfonso Facchini e Luigia Olivetti, poi, la Lancia Fulvia HF del 1971 di Maurizio Magnoni e Marsia Vanoni, a seguire la Peugeot 204 del 1968 di Saverio Romano Mazzalupi e Arianna Lozzi, la Bentley 3.5 Tourer VDP del 1934 di Filippo Gazza e Amalia Nocco e la FIAT 508C del 1938 di Alberto Diana e Annamaria Revello. Chiude decima la Porsche 911T del 1966 del duo di Ruote Classiche in gara per Tag Heuer, Himara Bottini e Carlo Di Giusto.
Il Ferrari Tribute to Targa Florio è stato vinto da una Ferrari 360 Modena guidata da Angelo Pizzuto e Susanna Serri della Scuderia Targa Florio. Il trofeo Targa Florio Legend – categoria riservata alle vetture prodotte dal 1978 al 1990 – è andato alla Ferrari 308 GTS del 1980 di Vincenzo Ferrari e Giovanna Berghenti, mentre si è aggiudica la Targa Florio Gran Turismo, per vetture GT prodotte dal 1991 al 2019, la Porsche 993 4s del 1996 di Vania Parolaro-Fullin e Paolo Ferrari. Nella mattinata, al rientro dalla celebrazione del Circuito della Favorita, la dichiarazione del presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani: “Altri hanno passato la mano quest’anno, noi no. Noi ci siamo”, ricordando tutto l’impegno nel non lasciare che storie meravigliose come la Targa Florio si interrompano.
di Sergio Lanfranchi