Messina – Grande affluenza alla Feltrinelli per il libro di Enzo Di Salvo

Sabato 25 gennaio, nel corso della presentazione del libro ‘I sillogismi del Signor H.H.’, tanti gli apprezzamenti del pubblico che non ha lesinato consensi e applausi all’autore messinese. ‘I sillogismi del Signor H.H.’, dello scrittore messinese Enzo Di Salvo, ha catturato l’attenzione del pubblico presente, sabato pomeriggio 25 gennaio, presso la Libreria Feltrinelli Point, di Via Ghibellina 32 (Messina). Una presentazione vivida nel corso della quale il moderatore Pietro Di Paola, ripercorrendo con l’autore i punti salienti dell’opera, ha sottolineato più volte il valore formativo dello sport, menzionando in particolare una frase della prefazione di Massimo Fabbricini: “Lo sport ha un grande passato ma anche un futuro certo. I suoi protagonisti hanno storie da far raccontare, merce sempre più rara ai giorni nostri…”, storie dense di umanità, lealtà e altruismo, da cui i ragazzi possono trarre ispirazione. E dopo aver citato Dorando Pietri, il piccolo fornaio di Carpi, la cui maratona ha emozionato gli spettatori di tutto il mondo, si è soffermato a parlare con Enzo Di Salvo della famosa ‘maglia nera’, Luigi Malabrocca, che fa della sua abilità di arrivare sempre ultimo al Giro d’Italia una vera e propria arte del vivere quotidiano che gli consente di ritagliarsi un posto negli annali del ciclismo sportivo.

Molto interessante anche l’intervento della prof.ssa Lucia Camuglia per i riferimenti al mondo classico e alla produzione in prosa del Novecento, ma non sono mancati anche momenti intensi grazie alle voci di Franco Velardi e Orazio Abate, che hanno letto alcuni passi del libro sulle note della chitarra classica di Alessandro Monteleone. L’incontro si è concluso con una domanda del giornalista sportivo Di Paola all’autore: “C’è uno sportivo o una storia a cui ti senti più legato?”. Enzo Di Salvo: “Sicuramente, lo sportivo del libro a cui mi sento più legato è il portiere Robert Henke, per la drammatica fine che ha fatto. In questo caso, la proverbiale solitudine del portiere qui è doppiamente avvertita: a quella fisica e cioè del suo ruolo suo campo, si aggiunge quella morale che a poco a poco lo ha portato alla depressione e, infine, al suicidio”. Lo sport da sempre ci regala storie incredibili, istanti che rimangono scolpiti nel tempo e nella memoria e che, ancora oggi, fanno scattare l’adrenalina: impossibile non restare coinvolti ed emozionarsi.

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