Attività didattiche per studenti disabili: il presidente del Consiglio Comunale Cardile scrive al presidente della Regione Siciliana Musumeci

Il presidente del Consiglio Comunale, Claudio Cardile, unitamente ai presidenti della III Commissione Consiliare, Giovanni Scavello, e della IV, Placido Bramanti, e ai presidenti delle Associazioni familiari soggetti autistici Il Volo, Giuseppe Currò, Nati Per la Vita, Salvatore Potenzone, e Carpe Diem, Pippo Calà, ha inviato una nota al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, agli assessori regionali alla Salute, alla Famiglia e alla Pubblica Istruzione, e al sindaco, Cateno De Luca, relativamente alle attività didattiche per studenti disabili. “Considerato quanto introdotto dall’art. 1, comma 9, lettera s del DPCM del 24/10/2020 – si legge nel documento – e tenuto conto delle linee guida per la didattica digitale integrata diramate dal Ministero dell’Istruzione in data 25/10/2020 si rappresenta che maggiore attenzione deve essere posta per gli alunni con disabilità, con disturbi specifici dell’apprendimento ed altri bisogni educativi speciali. In particolare nella Regione Siciliana, a seguito dell’Ordinanza Contigibile e Urgente n. 51 del 24/10/2020 all’art. 2, viene disposta la sospensione totale dell’attività didattica degli istituti scolastici secondari di secondo grado. Quanto disposto dal presidente della Regione Siciliana, ancora più restrittivo rispetto a quanto stabilito dal Governo, comporta che, neppure in una percentuale minima del 25% della popolazione scolastica dei singoli istituti, si possa attuare la didattica in presenza. Secondo le suddette linee guida del Ministero dell’Istruzione – prosegue la nota – viene specificato in maniera chiara che ‘va posta attenzione agli alunni più fragili.

Nel caso in cui si propenda per attività di DDI come metodologia complementare alla didattica in presenza, si avrà cura di orientare la proposta verso gli studenti che presentino fragilità nelle condizioni di salute, opportunamente attestate e riconosciute, consentendo a questi per primi di poter fruire della proposta didattica dal proprio domicilio, in accordo con le famiglie, anche attivando percorsi di istruzione domiciliare appositamente progettati e condivisi con le competenti strutture locali, ai fini dell’eventuale integrazione degli stessi con attività educativa domiciliare. Nei casi in cui la fragilità investa condizioni emotive o socio culturali, ancor più nei casi di alunni con disabilità, si suggerisce che sia privilegiata la frequenza scolastica in presenza, prevedendo l’inserimento in turnazioni che contemplino alternanza tra presenza e distanza solo d’intesa con le famiglie”. È, pertanto, evidente che il legislatore voglia garantire in maniera ampia il diritto allo studio e all’assistenza a tutti gli studenti disabili e, in particolare, per quelli psichici è evidente l’opportunità di continuare a usufruire della didattica in presenza. Particolare attenzione, inoltre, è opportuno dare agli studenti autistici che, già in passato, hanno subìto una condizione di isolamento a seguito del lockdown della primavera scorsa e che si vedono nuovamente costretti a stare a casa per la chiusura delle scuole secondarie di secondo grado. Pertanto, per quanto sopra esposto – conclude il documento –, si chiede di voler riaprire, parzialmente, le scuole secondarie di secondo grado secondo quanto stabilito nel DPCM del 24/10/2020 e nelle linee guida del Ministero dell’Istruzione, garantendo la didattica in presenza per tutti i disabili intellettivi e nelle situazioni in cui questo non si potesse realizzare, prevedere percorsi di istruzione domiciliare”.

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