Nutrizione artificiale: Policlinico Messina propone progetto per Rete regionale di assistenza e nuovi modelli clinici

L’obiettivo principale di questo incontro è di portare dei modelli che sono già presenti in altre Regioni italiane e in Europa, nel tentativo di creare un progetto per una rete di ospedali regionale per la nutrizione artificiale in Sicilia”. A dirlo, il professore Claudio Romano, direttore USOD di Gastroenterologia del Policlinico di Messina durante il convegno nazionale per ‘La nutrizione artificiale: verso nuovi modelli clinici e assistenziali’ organizzato insieme ad ANNA, Associazione Nazionale Nutriti Artificialmente. “Il Policlinico di Messina – spiega ancora Romano – si pone come capofila per questo progetto che dovrà essere realizzato in simbiosi con tutte le altre realtà regionali. La presenza oggi anche se in remoto dell’assessore alla Sanità, Ruggero Razza, dimostra l’interesse della Regione per sensibilizzare le autorità politiche in questo ambito. Abbiamo iniziato anche una progettualità insieme all’associazione ANNA e con il governo nazionale, in particolare il sottosegretario Pierpaolo Sileri che oltre a essere medico è molto sensibile a queste patologie. Quindi, cerchiamo di evidenziare che la Sicilia c’è e che non è fuori da questi tavoli in cui si organizza l’assistenza domiciliare per pazienti complessi quali sono questi che si devono nutrire artificialmente. Ci sono circa 45mila pazienti in Italia che non riescono ad alimentarsi per via orale e devono farlo per via artificiale, quindi, parliamo anche di pazienti oncologici, geriatrici e altri che hanno maggiori necessità. Oggi, nel 2021, si deve fare in modo che non si muoia più di malnutrizione, perché purtroppo ancora succede troppo spesso. Vogliamo riuscire a migliorare la qualità di vita e anche le aspettative di vita di questi pazienti e a gestire bene la loro patologia”.

Servono nuovi modelli clinici e assistenziali, a cominciare dalla de-ospedalizzazione col conseguente trattamento domiciliare direttamente a casa, per i bambini malnutriti e gli adulti affetti da patologie croniche gastrointestinali, neurologiche e oncologiche”. La presidente dell’Associazione ANNA, Alessandra Rivella, ha ribadito l’importanza del progetto sottolineando: “Questo convegno è stato organizzato in Sicilia, perché questa Regione è uno dei territori in cui iniziare a lavorare con la creazione di una rete di nutrizione artificiale. È davvero una sfida importante e utile dal punto di vista degli stakeholder della Nutrizione a partire dai pazienti che potranno ottenere un servizio efficiente e diffuso su tutto il territorio.Un servizio utile anche ai clinici che riescono, in questo modo, a coordinare gli interventi a creare equipe multidisciplinari al servizio dei malati, ma anche per l’economia dell’organizzazione sanitaria perché la buona gestione dei pazienti che hanno problemi di nutrizione artificiale, garantisce una buona qualità di vita per loro, ma anche un forte risparmio. È, dunque, un’ottima azione per il servizio sanitario nazionale e regionale – secondo noi – riuscire a lavorare in sinergia ottenendo una strategia in cui tutti usciamo vincenti e riusciamo a costruire veramente una macchina efficiente che tenga in considerazione non solo la patologia, ma la persona prima”. Molto soddisfatto il commissario dell’AOU G. Martino del Policlinico di Messina, Giampiero Bonaccorsi, che ha evidenziato: “È un’ottima iniziativa che come altre siamo pronti ad affrontare e supportare dopo il periodo di gestione del Covid”.

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