Il ritiro annuale sul SS

Uno dei punti più belli del Cristianesimo è, decisamente, lo Spirito Santo. O, come mi piace a chiamarlo io, l’SS. L’abbreviazione SS ci ricorda dell’orrore che è accaduto nella Seconda Guerra Mondiale. Infatti, le Schutzstaffel o SS, letteralmente ‘squadre di protezione’ o ‘squadre di salvaguardia’, erano un’organizzazione paramilitare del Partito Nazionalsocialista Tedesco (NSDAP) create nella Germania nazista che, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, cominciarono a operare in tutta l’Europa occupata dall’invasione tedesca nazista. Ma lo Spirito Santo è davvero SS? È la squadra di protezione? È la squadra di salvaguardia? E, se lui è questo, ci protegge e salvaguardia da chi? Le idee sullo Spirito Santo sono sempre interessantissime, anche se alcune mi fanno veramente ridere. Alcuni, quasi quasi dicono che lo Spirito Santo è soltanto dalla parte dei superiori, altri dicono che solamente l’individuo ha lo Spirito Santo. C’è chi – e questo è veramente allucinante – osa dire che lo Spirito Santo sta in grande parte coi superiori e per una piccola parte con i sudditi. Questa idea è una cosa che ci fa impazzire! Specialmente, e per i vari motivi che ora sono pubblici, il superiore può diventare un eccellente ed efficiente dittatore e controllore della pessima qualità, sia in modo violente che quello sottile e diplomatico. Lo Spirito Santo è Dio. Agisce come vuole. È, e rimane, pratico ed enigmatico. Alcune delle sue attività si comprendono adesso e altre nella vita eterna. In poche parole, con lo Spirito Santo la carta vincente è il discernimento non controllato, ma fatto con piena fiducia nello stesso Spirito. E se il giudizio va storto non c’è problema perché lo Spirito rinnova sempre. Dunque, con lo Spirito Santo si vince, continuamente, la partita perché l’evangelizzazione diventa la partita del cuore o per un cuore aperto a Dio e ai fratelli e sorelle ovunque sono nel mondo intero. Lo Spirito usa te e me come vuole. Non c’è nessuna istituzione, inclusa la Chiesa, che lo possa controllare. Anzi! È lui che controlla lei! Di conseguenza, cantiamo tutti in coro: Amen! Halleluiah!!!

Nel secondo verso del libro della Genesi troviamo questa bellissima descrizione dello Spirito Santo:La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque” (Gen 1:2). Questo è lo Spirito Santo: Dio che aleggia! Nell’esortazione apostolica sull’annuncio del vangelo nel mondo attuale di oggi, Evangelii Gaudium, papa Francesco ci descrive come lo Spirto aleggia, cioè come si vola e muove leggermente le ali o, in un modo figurativo, essere diffuso in luogo e manifestarsi in modo vago o non comprensibile per la nostra mentalità umana. Per papa Francesco, lo Spirto aleggia quando: ci fa uscire da noi stessi, ci trasforma in annunciatori delle grandezze di Dio, infonde la forza per annunciare la novità del Vangelo con audacia (parresia), ci aiuta ad andare controcorrente, quello ci muove e ci riempie con lo spirito della preghiera, e ci sostiene a vivere una vita trasfigurata dalla presenza di Dio (v. 259). Ringrazio dal cuore Gesù per il celebre e umile predicatore che ci sta dando il ritiro e tutti i miei fratelli dello Spirito Santo.

di Fra Mario Attard

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