Caronia – Festa del SS. Crocifisso, conosciuta da tutti come ‘U Signuri ra Marina’

La consueta festa del SS. Crocifisso, conosciuta da tutti come ‘U Signuri ra Marina’, molto sentita dalle comunità delle Parrocchie di San Nicolò di Bari e della SS. Maria Annunziata di Caronia, guidate dall’arciprete, don Carmelo Scalisi, si è svolta il 3 maggio scorso, pur in tempo di difficoltà e apprensione per la pandemia virale, con modalità diversa, rispetto a quella che da secoli è stata la sua tradizione religiosa. Poche le persone che, oltre all’arciprete, hanno preso parte al rito, tra queste il sindaco D’Onofrio, l’assessore Camano, le suore di Santa Dorotea dei Sacri Cuori, il liturgista/cantore Artino, l’organista Folisi, qualche altro collaboratore di chiesa e i rappresentanti della procura feste, Scrimizzi e Buono, che hanno caricato su un camioncino il SS. Crocifisso, addobbato di fiori freschi e colorati. I fedeli, invece, hanno potuto seguire la solenne processione solo in diretta dalla pagina facebook della Parrocchia, curata da Trigona, altri hanno avuto la possibilità di poter salutare l’immagine sacra, uscita al suono di campane, alle ore 16.30 dalla Chiesa della SS. Annunziata, dalle finestre, dai balconi adornati con lenzuola bianchi o dall’uscio delle proprie case, mentre percorreva alcune vie principali della cittadina della Frazione Marina e Caronia.

Non sono mancati i momenti di preghiera e canto durante il tragitto, in particolare nella località di San Leonardo che, da sempre, ha rappresentato il punto di incontro e scambio del SS. Crocifisso tra le due comunità che, ogni anno, lo condividono in questo modo: nel periodo che va dal 3 maggio al 14 settembre, giorno dell’Esaltazione della Croce, Caronia e dal 14 settembre al 3 maggio, Marina. Nella sosta di ingresso a Caronia, padre Carmelo, rivolgendosi alla Madonna, ha chiesto la grazia della liberazione dalla pandemia, poi, di assistere quanti in prima linea la combattono, di pregare per la guarigione delle poche persone positive di Caronia e ha letto la preghiera di Papa Francesco che affida il mondo alla protezione della Madre di Dio. Ancora, ha chiesto al SS. Crocifisso la benedizione e la protezione per Caronia, e, subito dopo, l’esecuzione con la tromba da parte di Maimone, del Vogliam Dio e altri momenti di sosta per il Paese. Con la sobria celebrazione eucaristica nella Chiesa di San Biagio, dove è stato ospitato per la pubblica adorazione il simulacro, si è concluso il 3 maggio nella cittadina nebroidea che, così, ha potuto continuare a vivere la tradizione dei padri, sotto lo sguardo di Gesù Crocifisso. Le origini, infatti, della devozione al SS. Crocifisso, sembrerebbero legate agli aiuti divini ricevuti nei momenti di bisogno dei ‘caronesi’, quando l’attività agricola non produceva abbondanza di raccolti e dei ‘marinuoti’, quando l’attività marinara era scarsa: attività, queste, millenarie e dalle quali l’uomo ha sempre cercato sostentamento.

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