Santo Stefano di Camastra – Accolto il nuovo sacerdote Nuccio Patti

Nel magnifico angolo di Porta Palermo, tra ceramiche, palme, colori, autorità religiose, civili e militari, guidate da don Calogero Calanni, parroco della comunità, sacerdoti della relativa Diocesi e non, il sindaco Francesco Re e l’assessora Rita Torcivia, tanti fedeli, giovani, bambini che hanno scritto e detto parole di gioia, hanno accolto, sabato scorso, il novello sacerdote, Nuccio Patti con un grandissimo applauso. Poi questi, accompagnato in corteo, in Chiesa Madre San Nicolò di Bari, ha varcato con emozione la soglia, forte del grande senso di gratitudine ed entusiasmo manifestato da tutti e ha presieduto la concelebrazione eucaristica. Un dono al servizio di Dio e della Chiesa – ha detto don Calogero Calanni – nel presentare Nuccio alla Comunità, ringraziando i genitori e tutti coloro che lo hanno accompagnato nei suoi venticinque anni di vita. Ancora, con molta commozione, ha sintetizzato il cammino di fede di Nuccio nella sua parrocchia dove ha maturato il suo progetto, sottolineando la disponibilità verso gli altri, sempre con Gesù accanto e incoraggiandolo nella nuova vita sacerdotale. Nei saluti, il sindaco ha evidenziato, tra l’altro, l’umiltà di Nuccio “non solo bravo ragazzo, studioso, intelligente, ma ragazzo di fede”.

Con dolcezza e decisione nell’omelia, don Nuccio, nel commentare le letture del giorno, ha parlato di gratitudine e del bene che viene dalla grazia di Dio. Poi, a conclusione della concelebrazione, ha ringraziato il vescovo, tutti i sacerdoti che lo hanno aiutato nella sua formazione e nella vita, i genitori e familiari, le autorità e tutti gli altri presenti, chiedendo di pregare per lui. Ancora, dunque, momenti di grazia e di gioia, come quelli vissuti venerdì scorso, nella Basilica Santuario Maria SS. di Tindari, quando don Nuccio, insieme ai giovani, don Giuseppe Vivaldi di Capizzi e don Salvatore Montagno Cappuccinello di Naso, ha ricevuto dal vescovo, s.e. mons. Guglielmo Giombanco, il ministero di sacerdozio. Infatti, rimane viva, l’immagine dell’abbraccio scambiato dai tre ragazzi, pieno di affetto e di fratellanza, e messaggio forte per i giovani nel cercare il bene in Dio, i quali, appunto, ciascuno nella propria parrocchia, concelebrano la loro prima Eucaristia.

di Santina Folisi

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