Grandissima partecipazione alla solenne Veglia di Pentecoste, presieduta da s.e. mons. Guglielmo Giombanco, vescovo della Diocesi di Patti, animata dal coro diocesano che si è svolta, sabato scorso, nello slargo del Museo dei Nebrodi a Sant’Agata di Militello. Hanno partecipato parroci, gruppi, associazioni, movimenti ecclesiali, fedeli di tutte le comunità parrocchiali della Diocesi ed era anche presente monsignor Janpascal, vescovo del Madagascar, che al momento collabora con la Diocesi. Insieme, tutti per condividere e rivivere l’esperienza fatta dagli apostoli nella perseveranza e nella preghiera, con Maria, la madre di Gesù, e ricevere il dono dello Spirito Santo che rigenera la speranza ed essere, così, testimoni del Cristo risorto. Significativi i momenti scanditi durante la lunga cerimonia, dove si è respirata l’aria del Cenacolo, iniziati con l’accensione, venerazione e incensazione del cero pasquale, poi il racconto della storia di Dio con gli uomini, attraverso la Liturgia della Parola, il conferimento ad alcuni laici del ministero di catechista, lettore e accoliti, e le benedizioni a coppie di fidanzati che hanno completato il cammino in preparazione del matrimonio.
Nella sentita omelia, il vescovo ha parlato della discesa dello Spirito Santo, quale dono “per guidare il nostro cammino, per incoraggiarci, sostenerci”, aprendo il cuore alla speranza. Si è soffermato sul bisogno di cambiamento ecclesiale e, come nella chiesa di Patti, sia necessaria una conversione, sostenendo che “è tempo di potature” per togliere i rami secchi, quali quelli dei grandi numeri, della pesantezza delle strutture esortando ad essere creativi, aprirsi alle sorprese dello spirito aspirando a Dio che è amore. La Veglia si è conclusa con la contemplazione a Maria, davanti alla statua della Madonnina Bruna del Tindari, che fino al 19 giugno sarà pellegrina nei vicariati della Diocesi chiedendo la sua intercessione e, dopo i ringraziamenti, la benedizione finale.
di Santina Folisi
