Banco Alimentare: L’emergenza Covid-19 non ferma la #solidarietà

‘La fame non va in quarantena’, ha detto qualche giorno fa un volontario del Banco Alimentare della Sicilia ONLUS, riassumendo in sei parole una verità così scontata da passare, spesso, inosservata. Eppure, ciascuno di noi ogni giorno si siede a tavola per mangiare e, mai come in questi giorni, ci stiamo rendendo conto di quanto sia in bilico tutto ciò che abbiamo. In queste settimane, in cui il Coronavirus ci ha costretto a cambiare abitudini, abbiamo capito che l’unica cosa più importante dopo la salute è avere da mangiare, purtroppo, non per tutti è così e i nodi vengono al pettine sempre più numerosi. Abbiamo ricevuto richieste di aiuto da ciascuna delle sette Province in cui operiamo e a ciascuna abbiamo risposto ‘Presente!’.

Lo abbiamo fatto a Riposto, dove una piccola struttura è impegnata, da sola, in tutto il territorio comunale. Lo abbiamo fatto a Siracusa, dove abbiamo aiutato 900 persone, segnalate dal Comune, che siamo riusciti a raggiungere grazie ai volontari dell’AVCS e al tir messo a disposizione dalla Protezione Civile. Non ci siamo tirati indietro a Gela, dove abbiamo attivato una collaborazione con i mezzi del Comune per distribuire generi alimentari, né a Messina dove una compagnia circense, rimasta bloccata e senza possibilità di sbigliettamento, aveva esaurito tutte le scorte alimentari. Fortunatamente, in queste settimane siamo stati aiutati dai tanti ristoranti che hanno dovuto chiudere e che ci hanno donato le loro scorte. Bisogna dire grazie sia alle grandi catene della ristorazione sia alle realtà più piccole; sono in calo, invece, i recuperi di alimenti a lunga conservazione, probabilmente a causa delle scorte delle singole famiglie.

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