Lutto – Il ricordo dell’avv. Domenico Azzia, fondatore e presidente di Sicilia Mondo

L’avvocato Domenico Azzia – per i tanti amici Mimmo – scomparso a fine agosto a Catania, ha lasciato un vuoto enorme nell’“Unione Stampa Cattolica Italiana” – “UCSI” di Sicilia e un vuoto incolmabile nel Network “Sicilia Mondo”. Mimmo è stato un credente, un galantuomo, un manager lungimirante, che ha saputo esportare le eccellenze siciliane nel mondo e, soprattutto, tenerle unite; in mezzo secolo, ha fatto rete e ha tenuto legati alla Trinacria gli oltre 20milioni di siciliani sparsi nel mondo. Adesso, spetta a noi il compito di non far disperdere questo importante patrimonio culturale e continuare la sua azione.

Il mio ricordo è recente. Il 30 gennaio 2016, ci siamo visti a Taormina, in occasione dell’assemblea elettiva dell’“UCSI” Sicilia, lui mi chiamò in disparte e davanti al caro amico Carmelo Sergi, direttore di “Sicilia Mondo”, disse quello che pensava di me incoraggiandomi ad andare avanti. Oggi, considero le sue parole e la sua approvazione al mio operato come energia pura e ne sono certo, le sue parole mi daranno la forza per andare avanti e vivere, intensamente, la mia missione. Ricordo, dopo la mia elezione a presidente dell’“UCSI” Sicilia, la visita a Catania assieme al direttore editoriale, Rosario Lo Faro; Mimmo ha preteso un’intervista, dicendomi “la farò girare nel circuito di ‘Sicilia Mondo’, perché ti devo presentare ai siciliani di tutto il mondo”. Ecco, questo era Mimmo, gli piaceva creare relazioni ed esaltare la positività della nostra sicilianità.

La sua missione inizia con la fondazione, nel dicembre del 1966, dell’Associazione “Catanesi nel Mondo”, trasformata due anni dopo in “Sicilia Mondo”. Pace, armonia, solidarietà, dignità della donna, sviluppo, progresso, attenzione ai giovani, sono stati questi i temi di specifici convegni di studio che hanno contribuito a far crescere il sodalizio, che oggi consegna ai posteri una ricca eredità di documentazione e di valori. Domenico Azzia è stato: giornalista, socio dell’“UCSI” e collaboratore del Settimanale dell’arcidiocesi di Catania “Prospettive”. I suoi innumerevoli viaggi e convegni, con le delegazioni dei siciliani nel mondo, lo hanno reso simbolo di sicilianità e ambasciatore dei valori umani e cristiani realizzando ponti di dialogo e di amicizia tra la Sicilia e i suoi emigrati sparsi nel globo, creando e intessendo collegamenti culturali, sociali ed umani.

Dopo la sua morte, sono stati due i momenti a lui dedicati e voluti dalla sua famiglia: il funerale, che si è svolto lunedì 29 agosto a Bronte, nella chiesa del Sacro Cuore (dove sono intervenuto per portare il saluto dell’“UCSI” Sicilia assieme a Don Paolo Buttiglieri, consulente regionale dell’“UCSI”) e, poi, mercoledì 31 agosto la celebrazione a Catania, presso la Parrocchia “Madonna di Lourdes”, di una Santa Messa in suffragio. Sempre a Catania, nell’affollata e solenne liturgia celebrata da don Paolo Buttiglieri e da mons. Antonio Calanna (già presidente dell’“ODA” e promotore del Settimanale “Prospettive”) sono state ricordate le doti e le virtù di un uomo che ha dedicato tutta la sua vita alla diffusione della cultura, del patrimonio artistico e naturalistico della Sicilia.

L’“UCSI” Sicilia rimarrà per sempre a lui grata per aver ospitato, nella location di “Sicilia Mondo”, la sede della sezione etnea e tante riunioni regionali; gli ucsini, negli anni, hanno saputo fare tesoro della ricchezza di umanità e di profonda religiosità che lo hanno accompagnato fino al traguardo dei novant’anni. La nostra redazione aveva iniziato una fiorente collaborazione editoriale con “Sicilia Mondo”, creando una rubrica.

di Domenico Interdonato

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