Messina – Il Quartiere Avignone di Sant’Annibale di Francia nella mostra allestita alla basilica di Sant’Antonio. Aperta fino a settembre

La bellezza dell’arte vissuta come strumento di rinascita dopo la pandemia. Vuole essere una cura per l’anima oppressa da un anno buio e colmo di incertezze, la mostra di pittura e fotografia inaugurata in questi giorni alla basilica santuario Sant’Antonio di Messina, che sarà visitabile tutta l’estate fino al 15 settembre, nelle sale del Museo Avignone al piano terra. Nella collettiva sono esposte le opere dei 20 artisti finalisti al primo Premio internazionale ‘Quartiere Avignone in arti e mestieri’. Un concorso promosso dalle Associazioni Spazio Macos e Monna Lisa con il patrocinio della basilica antoniana e di ‘Visit Sicily’. L’allestimento della rassegna – a cura dalla pittrice messinese Mamy Costa – avviene in un anno importante per il santuario di sant’Antonio, quello del Giubileo che celebra 100 anni di fondazione della chiesa (1921-2021) e si concluderà il 24 aprile 2022, ma anche l’anniversario della nascita di sant’Annibale Maria di Francia, avvenuta a Messina il 5 luglio di 170 anni fa. Un omaggio alla sua opera pastorale, svolta tra i vicoli del Quartiere Avignone, all’epoca fra le zone più degradate della città.

A inaugurare la mostra il rettore della basilica, padre Mario Magro, la curatrice Mamy Costa e padre Adriano Inguscio, economo dell’Istituto Antoniano. Come già per la ‘Notte dei Santuari’ celebrata a giugno, anche la mostra dedicata al Quartiere Avignone fa parte del progetto ‘Ora viene il bello’, voluto dall’Ufficio nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della CEI. “È un evento che promuove e risalta il valore della bellezza artistica. Quella che unisce e include contrapponendosi alla cultura dello scarto”, ha affermato il rettore Magro nel porgere il suo plauso agli artisti, i quali con la loro sensibilità hanno voluto condividere le cause da sempre portate avanti dai padri Rogazionisti. Le quote di partecipazione al concorso, infatti, sono state interamente devolute a sostegno della Mensa dei poveri e dell’Orfanotrofio antoniano. “In questa mostra – ha aggiunto padre Inguscio –, le varie forme dell’arte si uniscono al messaggio di carità, speranza e rinnovamento che questi artisti hanno voluto rappresentare con uno stile proprio”.

Venti le opere selezionate, 13 nella sezione di pittura e 7 per la fotografia. Vincitori concorso di Fotografia: il primo premio per il migliore scatto messo a fuoco ai tempi del Covid è stato assegnato a Iolanda Albrizio per la foto ‘L’amore in pandemia’. È il ritratto di due giovani che si baciano indossando la mascherina. Questa la motivazione del primo premio: “Per la forza espressiva del messaggio e lo stile coloristico che dà rilievo all’energia vitale dell’amore, richiamo originale all’opera ‘Gli Amanti di Magritte’”. Al secondo posto, Giuseppe Scavello con ‘Preghiera’. La sua foto esprime la sensibilità e la ricerca dell’attimo attraverso un incrocio di luci e ombre nei varchi dell’anima. Al terzo posto, ‘Lo sguardo del cuore’ di Simone Magli, quarta la foto ‘The old Man’ di Alessandra Caroselli. Le tre menzioni di merito sono state assegnate agli artisti fotografi, Maria Chiara Budite per lo scatto ‘La timida fierezza del contadino’, Chiara Manente per la foto ‘Oltre i limiti, verso il sogno’ e Cristina Candiracci con ‘The smoking fish’.

Vincitori concorso di Pittura: Al primo posto, Sebastiano Miduri con il ritratto a tecnica mista ‘Verso Avignone’. Una tela (55,5 x 74,5) premiata dalla giuria per il valore artistico e di ricerca espressi dall’immagine di sant’Annibale, il padre degli orfani e poveri, nella sua Avignone mentre tiene per mano un bambino. Al secondo posto, il quadro ‘La farfalletta, Padre Annibale e ‘U Mignuni’ di Filippo La Fauci in arte Puccio. Terzo posto, ‘Madonna in trono con Bambino’ di Paolo Lanza. A dividersi il quarto posto in ex aequo sono stati gli artisti Serenella Costa con l’opera ‘Finestra sul mare’ e Nunzio Ardiri con ‘Ecce Homo’. Menzioni di merito agli artisti Silvia Grassi con ‘San Valentino Castelrotto’, Giacomo Lattene ‘Avignone’, ‘Paesaggio silente’ di Monreau, ‘Ecco l’uomo’ di Maria Lidia Simone e ‘Trasformazione’ di Alessio Crisafulli alias Taimo. A ricevere gli attestati di partecipazione, Caterina Barresi per ‘Il respiro del borgo’, Giovanni Guglielmo con ‘La bottega del maniscalco’ e Sebastiana Parisi con ‘La Quarantena’. L’evento è stato allietato dalla performance del maestro Angelo Minutoli, con l’ode ‘Le casette di Avignone!’, che fu eseguita per la prima volta in occasione della posa della prima pietra dell’Istituto Antoniano. La mostra si potrà visitare tutti i giorni negli orari di apertura del santuario. Il video dell’inaugurazione e premiazione, con tutte le notizie sugli artisti e le opere, si potrà visionare nel blog della basilica www.basilicaantoniana.it. 

di Rita Serra

Primo Premio Fotografia
Primo Premio Pittura
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