Le scuole della chiesa salvaguardano il diritto all’istruzione per tutti

Con riferimento alla posizione aggressiva assunta lo scorso mercoledì dall’Unione degli insegnanti maltesi (MUT) contro le scuole ecclesiastiche, le autorità ecclesiastiche affermano:Primo, essi continueranno a garantire che la salute e la sicurezza degli educatori, degli studenti e del personale in tutte le scuole della Chiesa rimangano di primaria importanza, in aderenza alle linee guida emanate dalle autorità della sanità pubblica. Secondo, essi rimangono impegnati a continuare a fornire a oltre 17.000 studenti il diritto alla propria istruzione, nonostante le difficili situazioni che si trovano ad affrontare. Terzo, essi riconoscono che i genitori/tutori hanno il diritto di proteggere i propri figli e la loro famiglia nel modo che ritengono più adatto. Ciò include che i bambini che necessitano di schermatura, sono in quarantena o non possono frequentare fisicamente la scuola per altri motivi. Quarto, essi credono e fidano della professionalità dei propri educatori e riconoscono l’importanza dell’e-learning, dell’uso degli strumenti digitali e delle diverse modalità menzionate nel Contratto Collettivo tra la Chiesa e il MUT. Quinto, essi mantengono discussioni continue con le parti interessate, a condizione che la salute e la sicurezza di tutti gli studenti e gli educatori abbiano la priorità e venga riconosciuto il diritto all’istruzione entro parametri gestibili. Pur deplorando la posizione assunta dal MUT, che avrà un impatto negativo sugli studenti, genitori ed educatori, le scuole della Chiesa saranno disposte a impegnarsi in ulteriori discussioni una volta ritirate le minacce del MUT. Preghiamo affinché questo conflitto sia risolto nel modo più giusto, fraterno e con il bene comune di tutti. Come ci insegna san Francesco: ‘O Signore, fa di me uno strumento della tua pace: dove è discordia, ch’io porti unione’”.

di Fra Mario Attard

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