Un frate cappuccino maltese con la sua storia da raccontare

Era venerdì 26 marzo 2021, giorno della Festa di Maria Addolorata o come la chiamiamo affettuosamente a Malta Id-Duluri, quando, alle ore 10.00 del mattino in punto, mi trovo davanti alle camere dell’emittente nazionale del TVM 1 per un’intervista. Provvidenzialmente, era anche il giorno del mio primo anniversario da cappellano nel Centro dell’Oncologia Sir Anthony Mamo. L’abilissimo e solare giornalista Keith Demicoli cominciò a intervistarmi. Mi sentivo benissimo a parlare con questo bravo ragazzo che conosco da parecchi anni, da quando era chierichetto presso la nostra chiesa dei frati cappuccini a Kalkara. È stato sempre un bravo ragazzo e molto responsabile. Come passa il tempo! La malattia non vede il volto di nessuno e va dove vuole. E, in quest’anno, esattamente presso il Centro dell’Oncologia Sir Anthony Mamo, il Signore mi sta facendo incontrare tanti volti. Questi volti sono speciali perché sono delle persone sofferenti. Sono il Cristo sofferente in mezzo a noi! Nonostante la stragrande sofferenza che la malattia del cancro crea nelle persone e nei loro rispettivi ambienti, questa esperienza nella cappellania dell’Oncologico mi sta insegnando una cosa importantissima: anche nella sofferenza stessa ci sta la vita, il coraggio e l’amore!

Perché il vero amore non finisce mai, nonostante tutto ciò! Egli illumina e manda quei raggi tanto forti dell’unione, la compassione e l’apprezzamento per la vita. In questo senso, Cristo Crocifisso è l’illustre esempio dell’intimità, il perdono, la compassione, la massima responsabilità e il puro affidamento. Egli è il canto che dura della vita sulla morte! In questo senso, il Crocifisso mi fa pienamente ricordare il detto della scrittrice statunitense Anaïs Nin che dice: “La vita è davvero conosciuta solo da quelli che soffrono, perdono, sopportano le avversità e inciampano di sconfitta in sconfitta”. Dalla mia esperienza coi pazienti, i loro cari e anche il personale dell’ospedale, non sono io che li arricchisco, ma sono loro che arricchiscono me! Oggi, apprezzo più i nostri eroi, i pazienti, perché anch’io sono paziente nell’oncologico come loro. E quando vado a vederli e parlo con loro, come farebbero due amici, è come se fosse la malattia non ci fosse! Malgrado le sfide che la pandemia ci ha portato come paese e mondo, sento profondamente nel cuore che ho una grande missione da compiere coi nostri pazienti del Centro Oncologico Sir Anthony Mamo. In quest’anno provato di pandemia, mi sto rendendo conto della bellezza dell’arte e dell’amicizia.

Come cappellano-paziente cammino con le persone nell’amicizia. Le loro testimonianze, parole, spirito eroico e combattivo mi lasciano stupito dal senso di ammirazione che ho verso ciascuno e ciascuna di loro. È proprio grazie alla loro testimonianza di fede, speranza, combattimento e amore per il Dio della vita che, in quest’anno, mi ha ispirato per scrivere questo libro di ottantuno pagine che s’intitola Ilħna mill-Onkoloġija (Voci dall’Oncologia). Questo volume, che è stato sponsorizzato dal MUMN (l’Unione Maltese degli Infermieri e Ostetriche), celebra alla grande quel detto importantissimo uscito dalle sante labbra di Madre Teresa di Calcutta: “Una vita non vissuta per gli altri non è una vita”. Il libro Ilħna mill- Onkoloġija è una fortissima testimonianza di varie vite vissute per il prossimo, che, nell’insieme, fanno una stupenda e armoniosa orchestra per la vita. La melodia di questa orchestra sconfigge e distrugge ogni malattia oncologica che vive sotto i raggi del sole grazie al suo spirito di amore, condivisione e stupore per Dio in tutto ciò che esiste. È la mia preghiera ardente a Dio che questo umile volume ci fa più consapevoli che è quando condividiamo che veramente cresciamo perché cominciamo a essere grati per tutto, anche per le cose più insignificanti. Come disse benissimo il magnifico teologo luterano tedesco e fortissimo simbolo contro il Nazismo, Dietrich Bonhoeffer, quando scrisse: “Nella vita ordinaria, noi raramente ci rendiamo conto che riceviamo molto di più di ciò che diamo e che è solo con la gratitudine che la vita si arricchisce”. Il volume L-Ilħna mill-Onkoloġija lo si può ottenere inviando una mail al segretario del MUMN: mumn@go.net.mt o contattare me personalmente sul mio indirizzo elettronico: frmarioa@gmail.com. Buona lettura dell’L-Ilħna mill-Onkoloġija! La storia che un frate cappuccino maltese ha da raccontare!

di Fra Mario Attard

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