Malta – Verso l’unità nella società maltese

La Commissione Giustizia e Pace dell’Arcidiocesi di Malta, ha lanciato un documento di discussione per incoraggiare i cittadini maltesi a riflettere su come, come Paese, possiamo lavorare per costruire la pace, promuovere il bene comune nella società e migliorare il benessere delle persone, soprattutto quello dei più vulnerabili. Questo documento, intitolato ‘Yahad’ – un termine ebraico che si riferisce ai concetti di unione e comunità – è diviso in tre sezioni. La prima sezione fa riferimento agli eventi che hanno messo in luce le ferite della società, la seconda parte si riferisce alle virtù che possono guidarci nel cammino di riconciliazione e rinnovamento, mentre la terza sezione si concentra sugli appelli all’azione rivolti a ogni cittadino per costruire una società che, nelle parole di papa Francesco, sostituisce la ‘cultura dello spreco’ con una ‘cultura dell’incontro’. Durante una conferenza stampa, tenutasi presso la Curia Arcivescovile, Daniel Darmanin, presidente della Commissione Giustizia e Pace, ha affermato che, nonostante le dimensioni del nostro Paese, ci sono molte occasioni durante tutto l’anno nei quali osserviamo una grave mancanza di pace e tranquillità. Ciò accade a causa di politiche partigiane, idee religiose o sostegno a un particolare club di banda o squadra di calcio. Più che “un semplice documento, questo è un modello del tipo di società a cui possiamo aspirare e che può facilitare il processo che ci porta a superare le nostre divisioni e guarire le ferite della nostra società, soprattutto mentre il Paese si prepara alle elezioni generali”.

Daniel Darmanin ha affermato che ciò comporta un processo di riflessione su quello che abbiamo vissuto come nazione, su dove si trova attualmente la nostra società e verso dove ci stiamo dirigendo. Egli ha spiegato che il documento inizia con una riflessione sulla vita di quattro vittime che hanno pagato il prezzo più alto, con la propria vita, a causa del percepito ‘successo economico’ del nostro Paese. “Il ricordo di Daphne Caruana Galizia, Lassana Cisse e Miriam Pace svela relazioni interrotte che hanno bisogno di rinnovamento e riconciliazione. Siamo anche guidati dalla supplica della Vittima Senza Volto, che rappresenta tutti coloro che stanno facendo del loro meglio per vivere una vita onesta, quando, il più delle volte, è molto più facile seguire il flusso e impegnarsi in comportamenti e pratiche che creano ancora più vittime dell’ingiustizia”, ha spiegato Daniel Darmanin. Il vescovo ausiliare, Joseph Galea-Curmi, ha affermato che questo documento è un contributo importante della Commissione Giustizia e Pace verso una riconciliazione basata sulla verità, sulla giustizia e sull’amore. Egli ha dichiarato che “il documento dell’Arcidiocesi, ‘One Church One Journey’ (Una Chiesa, Un Cammino) che guida la visione della Chiesa a Malta e le sue scelte pastorali, sottolinea con forza la necessità di un impegno per la riconciliazione che sana le diverse ferite del popolo maltese. Questo documento dà validissimi suggerimenti e incoraggia fortemente tutti coloro che stanno già dando un contributo significativo alla società, ispirandosi agli insegnamenti sociali della Chiesa”. Per promuovere ulteriormente questa iniziativa, nei prossimi mesi la Commissione Giustizia e Pace organizzerà una serie di eventi che serviranno da aiuto alla riconciliazione nazionale. Individui, famiglie, comunità e politici sono incoraggiati a prendere parte in questa discussione utilizzando l’hashtag #YahadMT sui social media. Questo documento può essere trovato anche su yahad.mt.

di Fra Mario Attard

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