Operazione mafia dei Nebrodi. Dichiarazione degli onorevoli De Domenico e Navarra

L’operazione della magistratura e delle Forze dell’ordine che ha portato alla luce, nel comprensorio dei Nebrodi, una tentacolare presenza mafiosa nella erogazione e gestione dei fondi europei per attività agricole, merita sentito plauso e offre spunti per una serie di considerazioni. Innanzitutto, va evidenziato come la presenza mafiosa nel comprensorio nebroideo continui a essere una grave minaccia per il nostro territorio. Quanto messo in luce dall’indagine deve rappresentare un ulteriore stimolo a innalzare il livello di guardia, a tutela di tutte quelle forze sane che, a Tortorici e in tutti gli altri Comuni della zona, continuano comunque a operare nell’alveo della piena legalità e non si piegano di fronte alla mafia. Va assecondata, pertanto, la richiesta del procuratore De Lucia di rafforzare i presidi giudiziari e delle forze dell’ordine. L’allarme deve riguardare altresì le pubbliche amministrazioni, visto che l’operazione ha messo in luce il coinvolgimento di politici (pur se indagati per la loro attività professionale) e funzionari pubblici.

La Regione Sicilia, in particolare, è chiamata ad adottare tutti quegli strumenti per garantire la piena regolarità nella fruizione dei fondi europei e la giusta destinazione a supporto di una economia sana. I reati commessi nell’uso dei fondi finiscono con l’avere ricadute sull’intera economia siciliana, poiché a parte dal danno di immagine subito dalla nostra terra, anche la credibilità di quegli imprenditori corretti e rispettosi delle normative, inevitabilmente viene penalizzata. Riteniamo necessario, pertanto, che la Regione si costituisca parte civile nel processo che scaturirà dall’operazione di ieri. Plaudiamo, infine, all’immediata sospensione da parte del Prefetto di coloro i quali, implicati nell’indagine, rivestivano ruoli pubblici, poiché nessuna ombra deve offuscare le istituzioni rappresentative dei cittadini.

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