Futuro dei Lavoratori Riscossione Sicilia e delle entrate della Regione

Il futuro della riscossione delle imposte nella nostra Regione appare nebuloso e incerto – sostiene l’on. Franco De Domenico, deputato regionale del Partito Democratico –, così come il destino dei lavoratori della società Riscossione Sicilia che non hanno alcuna certezza e sono in stato di agitazione, a quasi tre anni dalla legge n. 16 dell’11 agosto 2017 che ha previsto la liquidazione della società e il passaggio, previa apposita convenzione, che assicurasse i livelli occupazionali, dei lavoratori all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Appare, quantomeno, singolare che il Governo non sia stato ancora in grado di esprimere una posizione sulla vicenda, nonostante la proroga sia scaduta da oltre due mesi, a fronte di ripetute prese di posizioni unitarie delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, FISAC CGIL, FABI, FIRST CISL, UGL Credito, UILCA, UNISIN, che hanno indetto lo stato di agitazione nel periodo del pagamento della rata di ‘rottamazione’ reclamando ‘certezza’ sul loro futuro occupazionale dei lavoratori, posto che lo stipendio gli è stato garantito solo fino al prossimo giugno.

Ciò che più preoccupa – continua De Domenico – è che, negli ultimi anni, la gestione della società è stata caratterizzata da un atteggiamento liquidatorio se non pre-fallimentare, atteso che il numero dei dipendenti della società è passato da oltre 1.400 a 685, tutti i presidi territoriali sono stati chiusi, salvo che nei Capoluoghi di Provincia e in pochi grossi Comuni con aperture saltuarie, non c’è stato alcun investimento in infrastrutture, né in innovazione tecnologica, sebbene il settore sia caratterizzato da alti contenuti informatici; infine, la società non ha investito nella formazione dei dipendenti. Di contro, con il piano di revisione periodica delle partecipazioni regionali anno 2019, approvato con delibera di giunta n. 492 del 30 dicembre 2019, il Governo prevede per le partecipate la percentuale di riduzione delle spese di amministrazione e gestione al 5% annuo e la chiusura delle liquidazioni al 30 giugno 2020. Nonostante tutto, comunque, la società ha garantito, solo nel 2019, oltre 770 milioni nelle casse della regione e gestito i ripetuti interventi normativi sulla rottamazione delle cartelle di pagamento.

Ho ritenuto – conclude De Domenico – presentare una interpellanza urgente all’assessore Armao per sapere quali siano stati i motivi ostativi della piena attuazione della legge regionale 11 agosto 2017 n. 16, che ha previsto la transizione delle funzioni e del personale di Riscossione Sicilia S.p.A. all’Agenzia delle Entrate e a che punto di avanzamento sia giunto l’assessorato in ordine agli atti prodromici alla stipula della convenzione prevista dalla stessa legge 16/2017, e, infine, come l’assessorato intenda affrontare questa emergenza occupazionale, e, quindi, quale destino aspetta i dipendenti di Riscossione Sicilia e finanziaria atteso che i tempi, lasciati scorrere con inerzia, oggi, diventano stringenti”.

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