La fondazione Internazionale “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (Aid to Church in Need ACN) ha, recentemente, portato a Malta sacri oggetti provenienti dalle Chiese Cattolice in Iraq che erano seriamente danneggiati dai terroristi dell’Isis, organizzazione terroristica che ha perseguitato migliaia di Cristiani. La fondazione ha dichiarato che gli oggetti saranno esibiti per sensibilizzare la tragica sorte dei Cristiani che stanno affacciando tante persecuzioni nelle varie parte del mondo a causa della loro fede. Tra i tanti oggetti sacri esibiti attualmente a Malta, si trovano crocifissi, calici e ostensori tutti distrutti o gravemente danneggiati. Lo stato degli oggetti sacri rotti, sicuramente, mostra la crudeltà e la massima ferocia che la persecuzione contro i Cristiani sia in Iraq e la Siria. Proprio in questi Paesi, tante chiese sono il bersaglio dell’odio degli estremisti dell’ISIS contro la fede Cristiana.
Il vescovo di Mosul in Iraq ha dichiarato che le sue chiese erano vandalizzate seriamente dall’ISIS. Il vescovo ha dato il via per mandare i sacri oggetti ed essere esibiti a Malta. Lo scopo di questa missione è, appunto, quella di sensibilizzare il popolo locale sull’esperienza assai sofferente che i nostri fratelli e sorelle Cristiani stanno subendo in Mosul praticamente ogni giorno. Il rappresentante di “Auito alla Chiesa che Soffre” a Malta, Stephen Axisa, ha sottolineato che migliaia di Cristiani vivono in terrore e anche nell’estrema povertà, proprio a causa dei terroristi. Axisa ha detto che la fondazione, che è basata al Vaticano e che è assistita d’altri Cristiani, sta aiutando questi ultimi che sono perseguitati. Axisa si è espresso così: “In Iraq e in Siria, c’è una necessità immediata per assistere le persone che hanno bisogno d’accoglienza e anche per le scuole per provvedergli il cibo quotidiano. Noi provvediamo circa mille sacchetti di cibo per giorno”.
Il posto dove si sta ospitando la mostra è la Chiesa di Gesù Buon Pastore a Balzan. “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS) è una fondazione Pontificia che si occupa di assistere la Chiesa ovunque essa sia perseguitata, oppressa o necessiti di risorse. ACS centra l’attenzione verso il supporto delle chiese locali, particolarmente in quei Paesi laddove la Chiesa non è in grado di provvedere al proprio sostentamento o, se capace di farlo, non senza grandi difficoltà.
Nella messa mattutina nella cappella della Casa Santa Marta del lunedì 30 gennaio dell’anno scorso, Papa Francesco ha offerto quella messa proprio per “i martiri di oggi”, cioè per i cristiani perseguitati e in carcere, per le Chiese che non hanno libertà, con un pensiero particolare a quelle più piccole. In quella messa, il Papa ha riaffermato che sono proprio i martiri a sostenere e portare avanti la Chiesa. E se anche “i media non lo dicono, perché non fa notizia”, presentemente “tanti cristiani nel mondo sono beati perché perseguitati, insultati, carcerati soltanto per portare una croce o per confessare Gesù Cristo”. E noi, che, sfortunatamente lamentiamo “se ci manca qualcosa”, perché non cominciamo ad imparare a pensare “a questi fratelli e sorelle che oggi, in numero più grande dei primi secoli, soffrono il martirio?”.
di Fra Mario Attard