AMAM: 4 Milioni e mezzo per potenziare il servizio idrico! Ma quando si penserà a fornire acqua anche alle famiglie residenti fra Tono e Mortelle?

È ovvio che non si può che gioire per i 4 milioni e mezzo dei fondi del Masterplan che consentiranno all’AMAM di potenziare il servizio idrico in molte zone della Città, in cui esso risulta carente, ma non posso non manifestare il mio stupore per non aver letto fra gli interventi quello di fornire acqua potabile ancora a chi, nel 2020, addirittura il prezioso liquido non ce l’ha facendo, persino, uso delle trivelle!”. Con queste parole, il consigliere comunale Libero Gioveni commenta il bando della Città metropolitana che scadrà il 14 settembre, grazie al quale saranno realizzate nuove connessione idriche (Mili San Pietro, Mili San Marco, Santa Lucia Sopra Contesse, Torrente San Filippo) o, addirittura, sostituzione di condotte già esistenti (tratto Ortoliuzzo-San Saba), esprimendo, però, il proprio rammarico per l‘apparente esclusione delle Frazioni di Tono, Mortelle, Casabianca e Timpazzi, in cui ben 157 famiglie messinesi, incredibilmente, non dispongono ancora di acqua potabile. “Il 24 giugno 2019, dopo aver sollecitato negli anni degli interventi, avevo convocato una seduta della Commissione lavori pubblici per affrontare l’annosa problematica – evidenzia Gioveni – alla presenza del presidente di AMAM, Salvo Puccio, e del Comitato ‘Km. 13,400 Mortelle’, appositamente, nato per capire come ci si poteva muovere per soddisfare un diritto sacrosanto per queste famiglie.

Tra l’altro – ricorda il consigliere – una parte della condotta era stata già realizzata, frutto di un progetto del 2005 dall’importo di 2 milioni e 800 mila euro, ma i lavori si erano fermati,tanto da costringere appunto i residenti di questo tratto della SS.113 a utilizzare le trivelle che,evidentemente, non possono garantire delle condizioni igienico-sanitarie ottimali. In quella seduta,emerse la vera criticità che impedisce, quantomeno, l’alimentazione della condotta già esistente – spiega il consigliere comunale –, ossia la realizzazione del depuratore di Tono, ai sensi di legge. A questo punto – conclude Gioveni –, visto che – nel bando – si parla anche di adeguare i depuratori, sarebbe importante e urgente capire dal presidente Puccio (che, in ogni caso, plaudo per l’impegno dimostrato in questo suo mandato) se sia previsto in cantiere anche quello di Tono, il cui progetto esecutivo, peraltro, sarebbe dovuto essere pronto nel mese di settembre 2020, per ridare dignità a delle famiglie che vivono ancora in condizioni da ‘terzo mondo’ e che sembrano essere state dimenticate dalle istituzioni”.

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