Coronavirus: Wuhan ritira le restrizioni. La situazione nel Mondo

Dopo 76 giorni, Wuhan, il focolaio della pandemia del Coronavirus, vedrà domani cadere la serie di restrizioni più vincolanti decise il 23 gennaio negli sforzi per contenere la diffusione del contagio, tra cui la possibilità di lasciare la Città. Per molti, uno delle principali obiettivi sarà, semplicemente, mangiare una ciotola di ‘reganmian’, il più popolare e tipico piatto di noodle piccanti del Capoluogo della Provincia dell’Hubei. Con la vita, da alcuni giorni orientata verso un’insperata normalità, considerando le gravissime cronache di fine gennaio, molti residenti hanno ricominciato a lavorare e ad andare fuori, con molteplici precauzioni come per la app che assegna lo stato di salute ai singoli e, quindi, possibilità di muoversi, per il ‘guozao’, il termine dialettale vecchio di secoli che indica la colazione. Lo sblocco arriva quando i nuovi casi di Coronavirus sono stati ormai azzerati a Wuhan, mentre – per la prima volta dal 23 gennaio – la Città, l’Hubei e l’intera Cina non hanno riportato alcun decesso.

Hanno raggiunto la cifra di 75 mila i morti a livello globale in seguito alla pandemia da Coronavirus, stando a un conteggio della AFP. La maggior parte delle vittime di Coronavirus sono state registrate in Europa che resta il Continente più colpito, secondo i calcoli della France Presse. Sono, infatti, 53.928 i morti del Covid-19 nel Vecchio Continente, con l’Italia che detiene il triste primato delle vittime (16.523), seguita dalla Spagna (13.798) e dalla Francia (8.911). Anche negli Stati Uniti, c’è un alto numero di morti di Coronavirus, 10.993. Dall’inizio della pandemia, sono state contagiate nel mondo 1.350.759 persone, di cui 708.898 in Europa, 384.947 negli Stati Uniti e Canada e 122.348 in Asia. La Cina ha registrato – lunedì 6 aprile – 32 casi di contagio da Coronavirus, tutti importati, e, per la prima volta, nessun decesso. È quanto emerge dagli aggiornamenti quotidiani della Commissione sanitaria nazionale (NHC).

Il Giappone ha dichiarato lo stato di emergenza per sette delle otto Regioni nel Paese. Lo ha comunicato il Governo. La decisione è stata annunciata dal premier giapponese, Shinzo Abe, nel corso di una conferenza stampa trasmessa in diretta televisiva, dopo la riunione della task force di esperti designata per dare indicazioni sulla pandemia del Coronavirus. Lo stato di emergenza durerà fino al 6 maggio, e oltre alla Città di Tokyo, interesserà le Prefetture di Kanagawa, Saitama, Chiba – confinanti con la Capitale –, così come quella di Osaka, Hyogo e Fukuoka, nel Giappone Occidentale.

Balzo di contagi in Russia. I casi di Coronavirus nel Paese sono saliti di 1.154 unità, nelle ultime 24 ore, arrivando a toccare quota 7.497. La maggioranza dei contagi si verifica a Mosca, dove ormai si registrano oltre 5.100 casi. Nelle ultime 24 ore, sono, poi, morte altre 11 persone, portando il computo totale a 58. Lo fa sapere la task force nazionale contro l’epidemia, citata dalla Tass. Negli Stati Uniti, sono morte 1.150 persone a causa del Coronavirus nelle ultime 24 ore. È quanto emerge dai dati della John Hopkins University. Superate le 11 mila vittime: i morti sono 11.008, mentre i casi di contagio sono saliti a 368.533. Il ministro della Sanità della Nuova Zelanda viola il lockdown. “Sono stato un idiota”, così David Clark riconosce di aver commesso un errore recandosi in spiaggia con la sua famiglia a circa 20 chilometri dalla sua abitazione e violando, quindi, il lockdown imposto nel Paese per contrastare la diffusione del Coronavirus. “In un momento in cui chiediamo ai neozelandesi di fare dei sacrifici di portata storica, io ho deluso la mia squadra. Sono stato un idiota”, ha ammesso, presentando le dimissioni dal Governo.

La Svezia registra oltre 100 morti in un giorno legate al Coronavirus. Lo comunicano le autorità sanitarie. Finora, la Svezia ha mantenuto una strategia del ‘tutto aperto’, ma a fronte di un aumento dei contagi e, soprattutto, dei morti, potrebbe presto allinearsi agli altri Paesi imponendo blocchi. Precisamente, si tratta di 114 decessi, una parte dei quali scaturiti dalle cifre aggiornate su dati relativi ai giorni scorsi. In tutto, la Svezia – che conta 10,3 milioni di abitanti – registra 7.693 casi positivi al Covid-19 e 591 decessi. Torna a impennarsi il numero di morti e di contagi da Coronavirus nel Regno Unito, dopo il rallentamento del livello d’incremento degli ultimi giorni, secondo il dato aggregato diffuso, oggi, dal servizio sanitario nazionale nelle 4 Nazioni del Paese: i decessi, in particolare, toccano un record di 854 in più in 24 ore, stando al calcolo fatto dal Guardian online, fino a ben oltre 6.000 totali.

Stretta contro il Coronavirus a Parigi. Il Comune della Capitale francese, nonché il prefetto di Polizia, hanno annunciato il divieto di ogni attività sportiva individuale tra le ore 10.00 e le 19.00. La decisione, una prima in Francia, entrerà in vigore da domani. In Spagna, il numero delle vittime del Coronavirus è salito a 13.798 rispetto ai 13.055 di ieri. Si registrano, quindi, 743 nuovi decessi nelle ultime 24 ore. Lo ha annunciato il Ministero della Salute spagnolo. Con 234 morti registrati nelle ultime 24 ore, nei Paesi Bassi il numero dei decessi sale a 2.101. Lo rendono noto le autorità olandesi. Si tratta del numero di decessi più alto in 24 ore dall’inizio della crisi. Il numero dei casi positivi al Covid-19 sale a 19.580 (+777), mentre i ricoveri in ospedale salgono a 7.427, +292. È il terzo giorno che quest’ultimo dato risulta inferiore alla soglia psicologica di 300 (ieri, i ricoveri erano stati 260).

In Israele, il numero dei casi positivi di Coronavirus ha raggiunto la cifra di 9.006. Di questi, i malati gravi sono 153, dei quali 113 in rianimazione. Finora, i decessi sono stati 59. Lo ha reso noto il Ministero della Sanità. Fra i contagiati, 700 sono ricoverati in ospedali, 6.400 si curano nelle loro abitazioni, 800 sono in cura in stanze di albergo messe a loro disposizione dalle autorità. Circa 700 sono guariti e sono stati dimessi. La Corea del Sud ha segnato, lunedì, 47 nuovi casi di infezioni da Coronavirus, confermando lo stesso numero di domenica e tenendosi sotto quota 50 per il secondo giorno di fila: il Korea Centers for Disease Control and Prevention ha messo in guardia sui focolai in chiese e ospedali, e sui contagi di ritorno. Le infezioni complessive sono 10.331, i decessi 192 (+6) e i dimessi dagli ospedali 6.694 per un tasso di guarigione del 64,79%. Sono 14 i casi importati (802 totali). Seul ha eseguito i test sul Covid-19 su quasi 480.000 persone.

In Marocco, da oggi, portare mascherine ogni volta che si esce di casa è obbligatorio. Lo prevede un decreto ufficiale emesso dal Governo dopo una riunione sull’epidemia di Coronavirus. Rabat ha dichiarato lo stato d’emergenza sanitaria nazionale il 19 marzo, confinando tutti a casa, con l’eccezione di coloro che hanno il permesso di svolgere il proprio lavoro. I controlli sono rigidi, con Polizia, Militari e Addetti alla Sicurezza che pattugliano le strade. Il numero ufficiale di casi di Covid-19, in Marocco, è 1.120, raddoppiato in una settimana, con 80 morti. Ma si sospetta che il numero reale sia molto più alto, perché il Paese non ha grandi mezzi per eseguire test.

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