Messina – Al via il Master ‘Civiltà e turismo religioso nel Sud Italia’. L’UCSI Sicilia curerà attività di stage inerenti alla comunicazione

A Messina, nell’Aula Magna del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne UNIME, presentato e inaugurato ufficialmente il master di ‘Civiltà e Turismo religioso nel Sud-Italia: per un modello operativo euro-Mediterraneo – Master di I livello per la valorizzazione e la gestione del patrimonio culturale territoriale’. Interessante e molto seguita la prolusione del prof. Augusto D’Amico sul tema ‘Tendenze del marketing turistico tra nuove tecnologie e specializzazioni’. Economista di chiara fama (e docente dell’Ateneo Peloritano), il prof. D’Amico è stato affiancato da due illustri relatori del DICAM, dal prof. Giuseppe Giordano (direttore del Dipartimento) e dalla prof.ssa Maria Antonietta Barbara (coordinatrice del Master).

Presenti in aula il prof. Marco Centorrino, il prof. Filippo Grasso e il dott. Domenico Interdonato, presidente dell’UCSI Sicilia – Unione Cattolica Stampa Italiana, partner del Master che curerà 50 ore di attività inerenti alla comunicazione:Per noi, è la prima esperienza di collaborazione, ma posso garantire l’eccellente qualità di professionisti della comunicazione che si occuperanno di seguire i corsisti nelle attività di stage formativi”. Hanno partecipato all’evento anche alcuni docenti come il prof. Valerio Ciarocchi, ucsino ed esperto di musicologia liturgica dell’Istituto Teologio San Tommaso, assieme ai partner e agli iscritti al Master. In tanti, hanno risposto positivamente all’input di una progettazione intesa a formare figure capaci di assecondare e prevenire le istanze del ‘mercato turistico’.

Un mercato, nel quale in effetti non sempre a numeri e urgenze della domanda si trova adeguato riscontro nell’offerta, specie nel settore del turismo culturale: la scelta di un progetto dedicato al turismo religioso nasce dalla consapevolezza che esso ne rappresenta una vastissima ‘fetta’, ma che non sempre la sua gestione si configura con caratteristiche di sostenibilità, sebbene possa fornire ottime chances di promozione territoriale, ove adeguatamente orientato. A tal fine, è auspicabile una sempre più stretta collaborazione tra le imprese private, gli amministratori locali, gli enti ecclesiastici e l’Università, deputata a fornire strumenti di perfezionamento dell’istruzione, di etica e comunicazione sociale, e ancora di educazione e di reciprocità tra soggetti di civiltà ‘altre’. La proposta del DICAM Unime è stata apprezzata, come mostra l’accoglienza da parte di laureati, molti dei quali operano già nei servizi turistici, provenendo dal messinese, da altri luoghi della Sicilia e da diverse regioni del Sud-Italia: in particolare da quella Basilicata, che sta vivendo l’esperienza unica di ‘Matera capitale europea della cultura’.

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